La scommessa dell’apocalisse Un giorno, nel mese di ottobre del 1990, l’economista iconoclasta Julian L. Simon uscì dalla sua casetta di Chevy Chase, un sobborgo di Washington, per ritirare la posta. In una busta inviata da Palo Alto, in California, il professor Simon trovò un assegno di 576,07 dollari da parte del biologo di Stanford Paul R. Ehrlich, specializzato nell’analisi delle farfalle. Nell’accettare la scommessa, Paul Ehrlich aveva deriso Julian Simon, che a suo dire si comportava come quel folle che si butta dall’Empire State Building e quando arriva all’altezza del decimo piano si rallegra perché si sente in salute. Giulio Meotti 14 OTT 2013
“Gli ebrei d’America stanno morendo di laicità”. Un rapporto choc Alan Dershowitz, il giurista ebreo di Harvard, il principe del foro, lo strenuo difensore dei diritti civili, aveva intitolato un suo libro “The Vanishing American Jew”. L’ebreo americano in via di estinzione. Un libro nato da una ferita tutta personale, il matrimonio del figlio dell’avvocato con una ragazza cattolica e il disagio di pensare che i propri nipoti non sarebbero più stati ebrei, almeno secondo la legge ebraica. Adesso un rapporto del prestigioso Pew Forum americano getta una luce sinistra sul futuro della grande diaspora americana. Giulio Meotti 10 OTT 2013
Le “missing girl” inglesi Londra, legale uccidere le femmine non nate “La selezione del sesso del nascituro è illegale”, aveva detto due anni fa l’allora ministro della Sanità Andrew Lansley, dopo che il quotidiano Daily Telegraph aveva pubblicato uno squillante reportage su come i medici britannici falsificavano i documenti per far abortire le donne sulla base del sesso del feto. Usando un reporter in incognito che ha accompagnato alcune donne incinte in nove cliniche del Regno Unito, il Telegraph aveva scoperto che i medici sono disposti a far abortire una donna “insoddisfatta del sesso del bambino”. Giulio Meotti 09 OTT 2013
British Breznev Sembra una delle figure uscite dalla penna del celebre umorista del Daily Telegraph Peter Simple. Come quella di Mrs Dutt-Pauker, che negli anni Sessanta simbolizzava l’“Hampstead Liberal”, il tipico esponente delle chattering classes progressiste e snob del Regno Unito. Mrs Dutt-Pauker è la ricchissima ereditiera che vive ad Hampstead, in una villa nota come “Marxmount House”, dove colleziona un paio di denti falsi di Bukharin, pregiatissimi vasi Ming, arte neocostruttivista e gli scritti di Stalin. Mrs Dutt-Pauker è innamorata di Walter Ulbricht, leader comunista della Germania dell’est, e ha un figlio che si chiama “Bert Brecht Mao Rudy Che Odinga”. Giulio Meotti 07 OTT 2013
Spose di morte Il 7 luglio 2005 Germaine Lindsay, un cittadino britannico di diciannove anni originario della Giamaica, cristiano convertito all’islam, si fa esplodere nella metropolitana presso Russell Street, nel centro di Londra, provocando la morte di ventisei “infedeli”. Germaine è uno dei quattro terroristi suicidi, tutti britannici, autori della prima strage islamica in Gran Bretagna, ed è stato il primo caso accertato di un cristiano convertito all’islam diventato un terrorista suicida. La sua vedova, Samantha Lewthwaite, ventuno anni e anche lei cristiana convertita all’islam, in un’intervista al Sun dirà, affranta: “Mio marito era un uomo semplice e generoso. Giulio Meotti 30 SET 2013
La festa di nessun santo Il ministro francese dell’Istruzione, il neoilluminista Vincent Peillon, lo aveva annunciato con parole che più chiare non potevano essere: “Non si potrà mai costruire un paese libero con la religione cattolica. Non si può fare una rivoluzione unicamente in senso materiale, bisogna farla nello spirito. Adesso abbiamo fatto la rivoluzione essenzialmente politica, ma non quella morale e spirituale. Quindi abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla”. Così adesso l’Osservatorio della laicità, l’organo voluto dal presidente François Hollande per coordinare le sue politiche neosecolariste, propone di eliminare alcune feste nazionali cristiane per far posto a quelle islamiche, ebraiche e laiche. Tiliacos Assalto al Mulino bianco Giulio Meotti 27 SET 2013
Parla Scruton “La legge sull’omofobia? Come i processi di Mao” “George Orwell ha già detto tutto nei suoi famosi ‘due minuti di odio’ del romanzo ‘1984’”, dice al Foglio il filosofo e commentatore inglese Roger Scruton. “La questione omosessuale è complicata e difficile, ma non puoi imprigionare il pensiero con leggi sulla cosiddetta ‘omofobia’ come quella al Parlamento italiano, che altro non è che la criminalizzazione della critica intellettuale sul tema del matrimonio gay. E’ un nuovo crimine intellettuale, ideologico, come lo fu l’anticomunismo durante la Guerra fredda”. Giulio Meotti 24 SET 2013
Reich-Ranicki, perfido di rango che ha fatto a pezzi gli intellettuali Meravigliosa la storia d’amore con la moglie Tosia. Ventenni, i due erano vicini di casa a Varsavia, allora sotto occupazione nazista. Con la ragazza, Marcel Reich-Ranicki leggeva i versi di Tuwim e Mickiewicz, assisteva ai concerti di Vivaldi e Boccherini improvvisati da musicisti fra cadaveri e mendicanti vestiti di stracci. Un giorno lei trovò il padre che aveva tentato di suicidarsi. E mentre cercava di salvarlo togliendogli la cinta dal collo, la madre disse a Marcel: “Occupati della ragazza”. Lui avrebbe tenuto fede alla promessa per settant’anni, fino alla morte della moglie, due anni fa. Giulio Meotti 20 SET 2013
Il partito degli anni verdi Il passato del leader dei Verdi tedeschi, Jürgen Trittin, torna spesso sul banco dell’opinione pubblica. Nel 2001 l’allora ministro dell’Ambiente Trittin fu accusato di non essersi dissociato da un manifesto che plaudiva all’uccisione nel 1977, da parte della Rote Armee Fraktion, del procuratore Siegfried Buback. Adesso il leader dei Verdi è sotto accusa per il sostegno alla pedofilia. E a ridosso delle elezioni, la vicenda rischia di rabbuiare l’astro nascente dell’ecologismo in Europa. Il professor Franz Walter dell’Università di Göttingen e il suo collega, Stephan Klecha, hanno scritto sul quotidiano Faz una denuncia della leadership Verde che proclamò la liceità della pedofilia negli anni Ottanta. Giulio Meotti 19 SET 2013
Il diavolo Israele Daniel Goldhagen ha dedicato tutta la sua ricerca accademica all’analisi del genocidio. Classe 1959, professore ad Harvard, Goldhagen lavora oggi al Minda de Gunzburg Center for European Studies della stessa prestigiosa università. Enfant terrible degli studi sulla Shoah, ha ottenuto fama internazionale con “I volonterosi carnefici di Hitler”, bestseller in tutto il mondo. Il giovane e fino ad allora sconosciuto professore figlio di un sopravvissuto all’Olocausto, Eric Goldhagen, costruì con quel libro un micidiale atto d’accusa contro gli oltre centomila “tedeschi comuni”, responsabili di aver ucciso milioni di ebrei, quando avevano la possibilità di non farlo, provando anche un certo gusto e senza porsi mai un problema di principio. Giulio Meotti 16 SET 2013