Se fanno sul serio, chapeau Aspettiamo il decreto sulle libertà economiche, la concorrenza, la mobilità sociale. Le bozze sono traditrici. Nel dettaglio della norma scritta in un modo o nell’altro si nascondono spesso fregature. Le bozze annunciano, ma solo i decreti mantengono. Una considerazione preventiva di metodo e di cultura politica però è possibile fin da ora. 19 GEN 2012
Abbracciare un cavallo non è segno di follia, ma di amore La leggenda della pazzia di Friedrich Nietzsche è conformismo, manipolazione. Il filosofo e filologo e scrittore abbracciò pare un cavallo all’uscita del Teatro Carignano di Torino, il 3 gennaio del 1889, e in quel periodo stava in effetti per detonare una follia a lungo incubata, filosofica e clinica. Ma il suo gesto fatale fu tutt’altro che folle. Il cavallo fustigato come emblema di crudeltà era intanto un topos animalista e morale dell’epoca. Infatti la leggenda vuole che dopo l’abbraccio Nietzsche abbia pianto e si sia gettato a terra tra spasmi di dolore. Leggi Ora che gli ippodromi non hanno più soldi, che ne sarà di quei quindicimila esemplari costretti a marcire nelle stalle? di Stefano Di Michele 16 GEN 2012
Le crociere assurde, l’eroismo, l’incuranza, la responsabilità Detesto quelle navi. Mi sembrano dei mostri. Non è un giudizio. E’ un pregiudizio. Detesto quel modello vacanziero di successo, la grande crociera della città che galleggia. Ho fisicamente paura di quegli spazi inconsapevolmente abitati, chiassosi e luminosi fino all’esplosione ricorrente della metafora del Titanic, il ballo sul ponte, la musica e il tempo che se ne va mentre tutto rovina e si apre lo squarcio mortale. Leggi Twitter al mondo: "Altro disastro italiano" - Leggi Quanto costa un incidente in mare 15 GEN 2012
Giustizieri e progressisti Non fa scandalo il voto libero di una maggioranza di deputati contro una richiesta di arresto priva di riscontri oggettivi e motivazioni accettabili. Fa scandalo la pervicacia militante della sinistra che si vuole democratica, che incensa la Costituzione, che dovrebbe essere legata al dogma dell’autonomia di giudizio della politica come contrappeso necessario alla funzione requirente e giudicante della magistratura, alla sua indipendenza da non scambiarsi mai per onnipotenza. 13 GEN 2012
Libero disordine in vista Ci avviamo verso un periodo di libero disordine. Nessuno troverà mai la proporzione perfetta, la corrispondenza celeste in fatto di liberalizzazioni. Non la troverà il governo con i suoi imminenti decreti legge, non la troveranno le corporazioni che già parlano di serrate e manifestazioni ed elaborano un manifesto dell’interdetto e della protesta dura. Leggi l'editoriale Liberalizzare sì, ma anche gli oligopoli - Leggi Due o tre cose che non ho capito sulle liberalizzazioni dei taxi di Adriano Sofri - Leggi La gran confusione liberalizzata 12 GEN 2012
In Danimarca eliminano la sindrome di Down, cioè i Down Eliminare la sindrome di Down? Benissimo. Terapia genetica. Ma qui il problema è il come. L’eliminazione equivale all’eliminazione degli esseri umani in gestazione affetti, in alcuni rilevanti casi solo presuntivamente, da sindrome di Down. 11 GEN 2012
Chi ha paura di Viktor Orban? Chi ha paura di Viktor Orban? Chi aveva paura di Silvio Berlusconi? Chi ha paura dei vescovi cattolici? Chi ha paura che le nazioni, i popoli, i costumi, le culture, le idee, le fedi d’Europa sopravvivano e anzi vivano in modo non folcloristico, come pegno di sovranità, come elemento di diversità e di ricchezza? Il premier ungherese ha cambiato la Costituzione e apertamente rivendicato la necessità di nuove regole, di un nuovo regime politico. Non ha attaccato le libertà civili, non ha violato la sovranità delle Camere di una Repubblica parlamentare. Leggi Campagna d’Ungheria e Ungheria libera (o no?) di Giuliano Ferrara - Leggi Che cosa succede in Ungheria 09 GEN 2012
I coglioni anonimi dello spread, una piccola storia sinistra Vorrei prima di ogni altra cosa, quanto a buoni proponimenti per l’anno incipiente, che coloro i quali hanno detto sonoramente “caduto Berlusconi, spread in ribasso” ammettessero di essere stati un po’ coglioni. Tutti siamo stati, chi più chi meno, chi prima chi poi, un po’ coglioni. E quelli che lo sanno, lo ammettono, lo hanno riconosciuto in circostanze varie, meritano il rispetto degli altri. Quelli che se ne fottono non meritano alcun rispetto. Anzi, sarebbe bello se i grandissimi cazzoni che si sono illustrati in questa acrobazia si associassero in una specie di alcolisti anonimi, coglioni anonimi. 08 GEN 2012
Ungheria libera (o no?) Trattandosi di Pierluigi Battista, dubbi e sospetti non ce ne sono: è convinto che in Ungheria stia succedendo il peggio, sotto il profilo delle libertà democratiche, e appoggia chi vuole scongiurarlo con ogni mezzo. Battista ha scritto mille volte della farlocca e ideologizzante opposizione al regime berlusconiano negatore di libertà. Non il Foglio ma il governo Orban sostiene il proprio diritto parlamentare a cambiare Costituzione e regime politico con il consenso dei due terzi delle Camere, fa i conti a suo modo con la storia ungherese, risolve in indipendenza alcuni nodi storici e ideologici di quella società. 07 GEN 2012
Ora Monti vada oltre Monti Mario Monti e i suoi stanno facendo un lavoro sporco ma necessario. Mangiano cotechino e lenticchie a spese loro, e per il resto, a parte la demagogia sulle banche, che sono avide e usuraie quanto si voglia ma sono le nostre banche, le banche socializzate dell’economia globale, quelle da cui dipendono anche le pensioni e gli stipendi e le imprese, fanno o promettono a breve cose che per trent’anni quelli come noi hanno detto che si dovevano fare, dalle pensioni di anzianità superate alle liberalizzazioni da varare con un taglio del nodo di Gordio. 07 GEN 2012