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L'occidentale

Torsello è l’unico ex ostaggio senza sindrome di Stoccolma e senza amore per Gino Strada

Gabriele Torsello, fotoreporter, fu rapito in Afghanistan quattro anni fa, su un autobus afghano, vestito da afghano, con una barba afghana e molta partecipazione emotiva verso “i popoli in lotta per la libertà”. Aveva con sé il Corano, era amato dai talebani, che lanciarono un appello per la sua liberazione, conosceva Emergency (e con la mediazione di Emergency venne infine liberato, dopo un mese di prigionia dentro un buco nero, con la catena alle caviglie e una lattina per ogni necessità). Quando tornano a casa, gli ostaggi della guerra conservano a lungo una specie di fascinazione per i propri carcerieri.

19 APR 2010

Che ve ne sembra della rissa?/ 8

Berlusconi ha preso alla lettera il “Teorema” di Ferradini, e Fini adesso è una donna ferita

Silvio Berlusconi ha messo in pratica ai danni di Gianfranco Fini, alla lettera, il teorema di Marco Ferradini: “Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore, non farti vivo e quando la chiami, fallo come fosse un favore. Fa’ sentire che è poco importante, dosa bene amore e crudeltà”. Si è specializzato soprattutto nella parte resa immortale da Aldo, Giovanni e Giacomo: “Cerca di essere un tenero amante, ma fuori dal letto nessuna pietà”. Il presidente della Camera è senza dubbio molto virile, come dimostrano il giubbotto di pelle e gli occhiali da sole, ma adesso è una donna ferita.

19 APR 2010

Le mamme perfette non esistono (ma i padri sì)

Quando scrisse sul New York Times che amava più suo marito dei suoi figli, le arrivarono lettere in cui le auguravano che le venissero strappati i bambini e che suo marito, lo scrittore Michael Chabon, la lasciasse per un’altra (in questi casi, l’altra è quasi sempre la mitomane autrice delle missive). Ayelet Waldman, scrittrice quarantenne del New Jersey con tutte le fortune: marito belloccio, famoso, padre amorevole, ottimista e contento di dividere con lei i lavori domestici a Berkeley, in California (città dove si mangiano quintali di baguette in bar pseudo francesi).

14 APR 2010

Sex and University

Vietato innamorarsi del professore, a Yale, vietato sedurre le studentesse, anche di altri corsi, anche già laureate. “Sesso, sesso! Si respirava ovunque, insieme all’azoto e all’ossigeno! Tutto il campus era sempre pronto, inumidito e lubrificato! Si ingozzava di sesso! In un arrapamento continuo!”. Tom Wolfe, in “Io sono Charlotte Simmons” (con cui ha vinto il premio per la peggiore scena di sesso dell’anno) descrive così la vita quotidiana alla prestigiosa e immaginaria Dupont University: probabilmente anche a Yale funziona così, e il divieto di incontri amorosi fra membri non dello stesso gruppo

08 APR 2010

Etienne-Emile Baulieu

07 APR 2010

Il trionfo del re ferito

Lo si riconosceva dalla voce, molto prima di vederlo. Grugnito lombardo che copriva tutto, molti da salutare e qualcuno da mandare affanculo. “Arriva il capo”, “Ecco il Bossi”. A via Bellerio, in ufficio, nei comizi, per strada, a Pontida, sui barconi. Camicia a quadretti, giacca a quadretti, cravatta a caso, fazzoletto verde. Arrivava e travolgeva: chi aveva fatto cazzate o aveva alzato la cresta sapeva che a Bossi bastava un grugnito più feroce del solito. Leggi L’impossibilità di fare futuro oltre il berlusconismo. Mentre la Lega vince imponendo la sua prassi di Pietrangelo Buttafuoco

30 MAR 2010

Piccoli mostri

"La popolazione italiana sopravvive decentemente perché rinuncia a fare figli”, dice il Rapporto annuale sulla famiglia del Cisf, centro culturale di Famiglia cristiana. Questioni economiche naturalmente: dovendo possedere l’ultimo modello di carrozzina olandese pensata per esplorare i boschi canadesi o passeggiare sulla cordigliera delle Ande, un figlio costa troppo. Dovendo egli indossare esclusivamente tutine in cotone organico e, d’inverno, riscaldarsi con un buon cachemire riciclato, soltanto Angelina Jolie può permettersi di fare e adottare figli.

27 MAR 2010

La calamita della firma democratica

Perché ogni parola di Saviano diventa inevitabilmente un appello

Il suo orizzonte non è più Largo Fochetti, ma il Palazzo di Vetro, laggiù a New York. Roberto Saviano, di appello in appello, si è allargato da Repubblica all’Onu. L’ultimo (in ordine cronologico) invito alla società civile, “Per un voto onesto servirebbe l’Onu”, sulla necessità di elezioni regolari, ha già chiamato alla firma più di trentamila persone. Saviano aveva semplicemente scritto un articolo accorato. Ma ogni cosa coraggiosa scritta da Saviano diventa ormai spontaneamente appello planetario, o almeno gruppo su Facebook.

24 MAR 2010

La bella destra

Che fine ha fatto la superiorità antropologica della sinistra?

I berlusconiani si sono molto imbelliti. Brave persone che hanno manifestato piene di speranza: “Le facce erano pulite, allegre, serene”, ha scritto Eugenio Scalfari nell’editoriale di domenica sulla Repubblica (intitolato: “Una bella piazza un pessimo discorso”). “Bella gente un po’ frastornata”, non più malvagi imprenditori, leghisti deliranti, ex fascisti violenti, evasori fiscali, bruti illetterati, avidi commercianti, ignoranti plagiati dalla tivù commerciale, cafoni arricchiti, troiette ambiziose, figuranti incravattati.

23 MAR 2010

Tronista in procura

Michele Ruggiero non cammina, incede, sa che verrà fotografato e fa lo sguardo intenso, carico di senso della giustizia e di serena fermezza. John Woodcock, con quei golfetti sulle spalle, non è che un ricordo, le signore con un debole per le procure hanno finalmente un nuovo idolo, elegantissimo, sempre in completo scuro e con ufficio vista mare: Ruggiero è il pubblico ministero del momento, metà eroe e metà tronista, la punta delle scarpe lucidissime rialzata, come va di moda anche da Maria De Filippi. Lui non si mostra, appare.

18 MAR 2010
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