Se po' rifa'?

Annalena Benini

Anni fa c'era Corrado Guzzanti che faceva magnificamente Veltroni: si autocandidava a leader del centrosinistra e Livia Turco, seduta accanto a lui, dubbiosa, gli diceva: “Ma Raul Bova?”, “Raul Bova l'ho chiamato, ha rifiutato, ha paura di perdere pubblico”, “ma Paola e Chiara? I Fichi d'India? Batistuta? Leonardo DiCaprio?”, fino a “Amedeo Nazzari!”, e Veltroni: “Lo dico a tutti i compagni della mozione Nazzari: è morto”.

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    Anni fa c'era Corrado Guzzanti che faceva magnificamente Veltroni: si autocandidava a leader del centrosinistra e Livia Turco, seduta accanto a lui, dubbiosa, gli diceva: “Ma Raul Bova?”, “Raul Bova l'ho chiamato, ha rifiutato, ha paura di perdere pubblico”, “ma Paola e Chiara? I Fichi d'India? Batistuta? Leonardo DiCaprio?”, fino a “Amedeo Nazzari!”, e Veltroni: “Lo dico a tutti i compagni della mozione Nazzari: è morto”. La lunga e come sempre sentimentale lettera di Veltroni al Corriere della Sera di ieri, accolta con fastidio da molti elettori del centrosinistra, è un po' questo.

    Veltroni, di cui si aspetta il prossimo libro “Rivoluzione democratica” (intanto si può ascoltare la colonna sonora, “La musica di Noi”, ispirata al romanzo “Noi”), ha fatto una specie di Lingottino (termina con un ottimistico “è possibile”, yes we can, sepoffà per gli amici), con gli stessi elementi di allora, quando era l'uomo della speranza e del tempo nuovo: le possibilità, l'angoscia, l'amore per il paese, la società globale, la crisi del sistema, i ragazzi precari, le citazioni letterarie (miracolosa assenza del “Piccolo Principe”), e questa volta anche un minimo di risentimento (“Ho semmai taciuto e ingoiato fiele, anche di fronte a varie vigliaccherie”). Nella parodia di Guzzanti, Veltroni dice: “So che esiste una corrente DiCaprio contro di me, ma io non ho niente contro DiCaprio”. Tutto già visto, tutto già fatto, anche le risatine ciniche di sottofondo, ma intanto, senza Walter Veltroni, il centrosinistra è ancora fermo alla mozione Nazzari.

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    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.