La guerra dei cent'anni

Mia figlia ha deciso di non morire mai. Purché non resti a casa mia fino a cent'anni

Annalena Benini

Rispondere alle domande dei figli sulla vita e sulla morte è molto complicato. “Mamma, quando si diventa vecchissimi si muore e si va sulle nuvolette?” (bambina di quattro anni, già sconvolta all'idea dell'invecchiamento). “Sì amore” (madre consapevole e impegnata nell'educare al valore della verità anche se brutale). Silenzio. Voce piangente. “Ma io voglio restare sulla terra e non voglio diventare mai vecchia con la sedia a rotelle".

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    E' uscito “Lettera a un bambino che vivrà cent'anni. Come la scienza ci renderà (quasi) immortali”, ultimo libro del genetista Eduardo Boncinelli. Se don Verzé promette in futuro “centoventi anni per tutti”, Boncinelli è convinto che quella prospettiva non sia irreale. Ma (ammesso e non concesso) è anche desiderabile? Pubblichiamo a rotazione, per tutto il giorno, sei interventi sul tema di mamme (o quasi) foglianti.

    Rispondere alle domande dei figli sulla vita e sulla morte è molto complicato. “Mamma, quando si diventa vecchissimi si muore e si va sulle nuvolette?” (bambina di quattro anni, già sconvolta all'idea dell'invecchiamento). “Sì amore” (madre consapevole e impegnata nell'educare al valore della verità anche se brutale). Silenzio. Voce piangente. “Ma io voglio restare sulla terra e non voglio diventare mai vecchia con la sedia a rotelle, mamma ti prego facciamo che gli altri muoiono ma io, te, il babbo, mio fratello, i nonni e il gatto no”. “Va bene amore, ci penso io, però adesso dormi” (madre contraria ai percorsi educativi troppo rigidi e consapevole della necessità di infondere sicurezza). Mia figlia ha deciso che non morirà mai e non diventerà nemmeno vecchia, io le auguro che ogni suo desiderio si avveri, ma spero di non averla in casa fino ai cent'anni (ne avrò centotrenta e sarò piuttosto insofferente).

    Non vorrei che con tutte le promesse di eternità si sentisse un'adolescente a sessantotto anni, in ansia per il futuro perché nessuno assumerà più a tempo indeterminato, e i mutui diventeranno secolari. In un romanzo sulla vecchiaia appena uscito per Frassinelli, “Una sposa conveniente”, di Elsa Chabrol, la protagonista, Juliette, ha centouno anni e vive ogni istante come se fosse l'ultimo, ma allegramente: si è fatta preparare una bella lapide che tiene in salotto, è sempre ben pettinata perché non sopporterebbe che la morte la cogliesse in disordine, sta attenta a non fare smorfie per paura di lasciare una brutta faccia, ogni settimana più o meno cambia testamento. Non vuole fermare il tempo, solo godersi quel che resta. Ecco, preferirei che i miei figli pensassero a vivere, più che a non morire.

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    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.