L'iPhone sa più di sesso ma l'uomo da sposare è quello col BlackBerry

Annalena Benini

Nella guerra fra iphonisti e blackberristi (è estate e bisogna inventarsi qualche altra guerra), è stato introdotto un elemento decisivo: quelli con l'iPhone fanno più sesso. Vale anche per le donne, anzi soprattutto per le donne. Una notizia sconvolgente, che promette file davanti ai negozi e riguarda i trentenni, quindi praticamente tutta la popolazione americana (visto che nessuno ormai dichiara di avere più di trentanove anni).

    Nella guerra fra iphonisti e blackberristi (è estate e bisogna inventarsi qualche altra guerra), è stato introdotto un elemento decisivo: quelli con l'iPhone fanno più sesso. Vale anche per le donne, anzi soprattutto per le donne. Una notizia sconvolgente, che promette file davanti ai negozi e riguarda i trentenni, quindi praticamente tutta la popolazione americana (visto che nessuno ormai dichiara di avere più di trentanove anni). Quelli con l'iPhone sono più disinvolti, più libertari, per niente monogami.

    E' il risultato di una ricerca su diecimila soggetti
    provvisti di smartphone. Ma le cose sono un po' più complicate: la ricerca è stata condotta da OkCupid, un grandissimo sito gratuito di appuntamenti, sui propri iscritti. Gente che cerca fidanzati, mariti e avventure in rete, oppure finge di voler fare solo amicizia, incontri al buio con persone che potrebbero aver messo foto di sconosciuti bellocci al posto della propria sgorbiaggine (bisogna rispondere, per iscriversi, a domande snervanti: quante volte al giorno ti lavi i denti, cerchi qualcuno solo per stanotte, come ti definiresti politicamente, cosa pensi dell'aborto, fai la doccia tutti i giorni, cosa dovrebbe fare il governo per diminuire il debito pubblico, consumi abitualmente marijuana, pensi che il mondo sarebbe un posto migliore se a quelli con quoziente intellettivo basso venisse impedita la riproduzione, hai avuto relazioni con gente del tuo stesso sesso, e a ogni risposta bisogna aggiungere la risposta che il nostro compagno ideale dovrebbe dare per essere davvero ideale. Nel caso della doccia, è importante che non risponda: di tanto in tanto).

    E' molto probabile che, volendo fare bella impressione, gli uomini esagerino un po' con le passate avventure perché pensano che dia più sicurezza non trovarsi di fronte un disadattato sentimentale, uno sempre lasciato ai margini della vita amorosa, perché se non ha mai avuto una relazione in vita sua un motivo ci sarà. Comunque, tra le mille domande, utili per incrociare i dati e ottenere l'uomo ideale, che guarda il nostro stesso notiziario, non brucia la bandiera della sua nazione, sorride quando vede un bambino per strada ma non vuole per forza un figlio,  tiene il rendiconto delle proprie finanze, ha un lavoro e delle idee politiche che non vuole imporre al primo incontro, a cui piace l'idea di fare l'amore ogni giorno ma non pretende che io abbia dato la stessa risposta, non ha intenzione di lasciarsi andare dal punto di vista dell'igiene una volta fidanzati, c'è anche: che telefono usi? E quelle con l'iPhone surclassano amorosamente quelle col Blackberry, più santarelline (o forse semplicemente più sposate o meno bugiarde).  Dev'essere la mancanza di tasti che elimina i freni inibitori, dev'essere che fra le applicazioni dell'iPhone c'è anche la livella per appendere i quadri dritti (e avere la certezza che mettere su casa insieme non sarà disastroso è un dato importante). Se però cercate un ragazzo serio, con cui creare una famiglia, forse è più conveniente puntare sull'uomo Blackberry. Altra faccenda essenziale, in caso di siti per appuntamenti, è la qualità della macchina fotografica con cui viene scattato il ritratto da mettere a disposizione dei pretendenti. C'è la classifica delle fotocamere migliori, e un consiglio importante: non usare il flash, aggiunge sette anni di età. La drammatica realtà è questa: se hai  ventotto anni e usi il flash, sarai attraente quanto una trentacinquenne che non lo usa.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.