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Il punto di vista

Il complottismo come le mappe di fra' Mauro: la prospettiva giusta è a rovescio

Jacopo Giliberto

Non esistono solamente i maître à penser. Esistono anche i mètr-à-pansè. In assenza di fari illuminanti a chi dobbiamo ricorrere per dissipare ogni dubbio? la lista è in evoluzione e cambia a seconda degli argomenti

Non esistono solamente i maître à penser. Esistono anche i mètr-à-pansè. Scritto così. I mètr-à-pansè sono quelle figure che, senza sbagliare un colpo, indicano sempre in modo inequivocabile come evitare una corbelleria solenne. Una polemica infiamma i giornali? Un argomento potrebbe essere una scemenza col botto? Si sospetta un complotto o una macchinazione? L’indignazione sale? E’ sufficiente verificare se qualcuno dei mètr-à-pansè si è espresso su quel tema e – vualà – ogni indignazione è risolta.

 

Scomparsi nel rimpianto i fari illuminanti Giulietto Chiesa e Dario Fo, i cui interventi permettevano di evitare qualsiasi bestialità, oggi per dissipare i dubbi bisogna ricorrere ai pareri di Povia, del Codacons, di Sabina Guzzanti. Oppure bisogna ascoltare l’indicazione chiarificatrice dell’organizzazione non governativa Oxfam, dei generali Pappalardo e Fabio Mini. E poi sono mètr-à-pansè efficacissimi per evitare le scemenze più sonore l’associazione Isde Medici per l’Ambiente, il Noto Foodblogger della Politica, i salvatori di pianeti Extinction Rebellion e Re:Common. E ancora la Sima, Società italiana di medicina ambientale; a volte sono d’aiuto Carlìn Petrini o lo scrittore Erri De Luca. Il giornalista, conduttore tv e blogger Fulvio Grimaldi o Red Ronnie; Davide Barillari del M5s. Oppure le coraggiose trasmissioni di denuncia “Report” e “Le Iene”. Ancora: coorti di glossatori del bene comune, di censori del turboliberismo, di postillatori del territorio vocato per il turismo culturale e l’agricoltura di qualità, di sicofanti della speculazione, di flabelliferi delle diseguaglianze. E tanti altri che non ne sbagliano una. Ognuno può avere una sua lista di mètr-à-pansè, personalizzata e diversa dagli elenchi altrui; la lista è in evoluzione darwiniana e cambia composizione secondo gli argomenti, i temi e le vicende personali. 

 

Ma fra tante differenze, l’elenco dei mètr-à-pansè ha una caratteristica costante. E’ come il Mappamondo di fra’ Mauro. Inquadramento culturale. Attorno alla metà del ’400 a Venezia un frate camaldolese, Mauro, vivendo racchiuso nel monastero di San Michele (l’isola in cui oggi è il cimitero) attraverso i documenti e le testimonianze dei viaggiatori riusciva ad avere una conoscenza tale del mondo da poter comporre e dipingere planisferi e mappamondi ammiratissimi. Il più spettacolare Mappamondo di fra’ Mauro, un capolavoro, è conservato nella Biblioteca Marciana di Venezia. Contiene migliaia di indicazioni geografiche di una perfezione impressionante: città, fiumi, montagne, dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa collocati con esattezza satellitare. Ma il Mappamondo di fra’ Mauro ha una particolarità su tutte. In assenza di convenzioni geografiche (si era nel ’400), pose in alto il sud e in basso il nord; di conseguenza l’est a sinistra e l’ovest a destra. Tutto correttissimo, però l’Italia è posata sopra l’Europa ed è sovrastata dall’Africa, e così via. Eccoli, i mètr-à-pansè. Mostrano la direzione di fra’ Mauro.

 

Qualche esempio di come queste bussole suggeriscono con chiarezza i grandi scogli da evitare. Povia contro il Ddl Zan sull’omofobia. I medici ambientali della Sima commentano qualunque più peregrino tema (“Sempre più barche elettriche, efficienza +50 per cento”, 13 maggio 2022; “Con stop a distanziamento ombrelloni triplicato il numero di rifiuti in spiaggia”, 14 maggio 2022), ma la campagna più amata dalla Società italiana di medicina ambientale è la proposta, rivelatrice, che l’Italia adotti il fuso orario della Grecia rendendo permanente l’ora legale. La Coldiretti il 18 agosto 2021 aiutò a decidere sul pranzo in spiaggia: “Covid: torna il pranzo al sacco, dall’insalata alla parmigiana. Una maggioranza del 29 per cento degli italiani che porta insalata di riso, di pollo o di mare e appena il 6 per cento le classiche lasagne”. Nell’agosto scorso Red Ronnie ci svelò il tranello dei benzinai quando il distributore automatico chiede se rifornisci di benzina o gasolio: “Semplicemente vogliono associare il mio numero di carta di credito alla macchina che ho. Mettendo diesel mi associano a diesel e vendono i miei dati. Capito come funziona? Stiamo tutti per entrare nei loro algoritmi”. Anni or sono Sabina Guzzanti ammonì sul complotto della Monsanto nel diffondere la Xylella fra gli olivi salentini. Nel novembre 2017 Erri De Luca confermò che il metanodotto Tap in Puglia deve essere sabotato. Un caso speciale è il multiforme cantante, compositore, scrittore e generale dagli occhi blu Antonio Pappalardo cui va il merito di avere composto, fra l’altro, il prestigioso “Noli quaerere requiem” per soli, coro e orchestra.

 

Un’avvertenza per l’uso. Ognuno di noi è a sua insaputa nel novero dei mètr-à-pansè di qualche altra persona. L’autore di questo articolo ne è testimonianza consapevole.

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