Pillole di serie tv per inaugurare il 2020

Gaia Montanaro

Tra streghe – nostrane e non – vampiri e mondi fantastici, il nuovo anno si apre all’insegna della magia e del fantasy

Un gennaio decisamente all’insegna della magia e del fantasy quello che ci viene proposto dalle nuove serie in arrivo sulle piattaforme streaming. Tra streghe – nostrane e non – vampiri e mondi fantastici, il 2020 si apre con prodotti di genere spesso tratti da saghe librarie.

His dark materials (Sky atlantic)

Disponibile dal primo gennaio su Sky Atlantic l’adattamento dell’omonima trilogia letteraria di Philip Pullman. La serie, co-prodotta da Hbo e Bbc, segue le vicende dell’orfana Lyla Belacqua, che vive nel collegio maschile di Oxford sotto la tutela del dottor Crane. In questo universo parallelo, le anime di ciascuno – dette daimon – sono visibili a tutti e in costante mutazione durante l’adolescenza. Lyla dovrà andare a fondo di una serie di misteri come la provenienza di una polvere che si espande nel cielo, la sparizione di una serie di bambini e la presenza di una strumento in grado di misurare l’indice di verità – l’Aletiometro. La serie ha l’ambizione di prendere il posto lasciato vacante da Il trono di Spade alla quale si avvicina per atmosfere e senso di epicità, raccontando di un mondo parallelo che sembra avere più di un punto di contatto con la saga di George R.R.Martin. Per chi cerca un nuovo universo narrativo al quale appassionarsi, con propensione per il fantastico e le atmosfere glaciali.

Messiah (Netflix)

Nuova serie originale Netflix di genere thriller che racconta la storia di Al-Massih, uomo comparso in Medio Oriente che pare compiere miracoli e raccogliere un largo numero di seguaci. L’agente della Cia Eva Geller si mette sulle sue tracce per scoprire la verità. Per chi ama le atmosfere stranianti e il racconto para-escatologico. De gustibus.

Dracula (Netflix)

Nuovo adattamento del famoso romanzo di Bram Stoker che racconta la figura di Dracula – interpretato da Claes Bang – in una chiave il più possibile inedita e ricca di sfumature “umane”. Per gli amanti del vampiro più celebre e longevo al Mondo che vogliono riscoprirle atmosfere dark e un racconto di genere ben costruito. Il tutto certificato dal marchio qualità della Bbc.

The new Pope (Sky Atlantic, 10 gennaio)

Atteso ritorno per il “sequel” di The young Pope. Avevamo lasciato Lanny BelardoJude Law – colpito da un malore e ci ritroviamo con lui in coma e l’elezione del nuovo pontefice Giovanni Paolo IIIJohn Malkovich – Papa più moderato e conservatore rispetto al primo (non che ci volesse molto). La coesistenza tra due Papi formalmente in vita non sarà così facile e pacifica, tra intrighi di potere e consiglieri non sempre così illuminati. Per chi ha amato la prima stagione e vuole ritrovare l’estetica narrativa e lirica di Sorrentino.

Little America (Apple Tv, 17 gennaio)

Serie antologica che prende spunto da alcuni articoli pubblicati dalla rivista Epic Magazine che raccontavano le storie vere di persone che sono immigrate negli Stati Uniti. Con un’operazione simile a quella fatta da Amazon con Modern Love (in quel caso le storie erano apparse sul New York Times), Apple Tv racconta l’american dream dalla prospettiva di giovani provenienti da tutte le parti del mondo (non necessariamente paesi disagiati) che cercano negli Stati Uniti un’occasione di nuova vita. La sfida è quella di utilizzare un cast pressoché sconosciuto, puntando tutto sulla forza del concept e delle storie messe in scena. Un esperimento interessante che vale un tentativo di visione.

A discovery of witches (Sky Atlantic, 29 gennaio)

Basata sulla Trilogia delle Anime di Deborah Harkness e prodotta da Sky Studios, questa nuova serie racconta di Diana Bishop, storica di Oxford e strega riluttante che ha ormai rinunciato a vivere secondo la sua vera identità, che dovrà rivedere i suoi piani di vita dopo la scoperta di un manoscritto potentissimo e stregato, legato alla biblioteca Bodleiana. Questo ritrovamento porterà Diana a riaprire i conti con il suo passato di strega e muoversi in un mondo a metà tra la realtà e la magia. Nel cast anche Metthew Goode (già in Downton Abbey e nella seconda stagione di The Crown).

Luna Nera (Netflix, 31 gennaio)

Molto attesa la terza produzione originale Netflix per l’Italia Luna Nera che indaga un genere pressoché inesplorato per la produzione seriale italiana, il fantasy. Basata sul romanzo Le città perdute - Luna Nera di Tiziana Triana, la storia ambientata nel Seicento segue le vicende di Ade, sedicenne accusata di stregoneria dopo la misteriosa morte di un neonato, che si rifugia in una comunità di donne tutte compromesse con la magia nera e quindi reiette dalla società. Qui seguiremo il percorso di Ade tra pregiudizi, superstizione e ostracismo locale. Il progetto è tutto a firma femminile, dalle sceneggiatrici Francesca Manieri e Laura Paolucci, alla regia realizzata da Susanna Nicchiarelli, Paola Randi e Francesca Comencini oltre al cast di netta predominanza femminile (anche se non mancheranno i dilemmi amorosi che coinvolgeranno Ade e Pietro, il figlio del capo dei cacciatori di streghe). Per chi ama le ambientazioni antiche e il gusto esoterico.

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