AP Photo/Michael Dwyer, via LaPresse

Cosa sta accadendo a Instagram? I social network e il peso dei "banali" errori

Andrea Trapani

Account sospesi non si sa perché. L'evidenza che non bastano i soldi per governare i social network: la trasparenza dovrebbe essere il minimo sindacale

Nessuna notizia ufficiale per l’ultimo #instagramdown, ma dietro alla sospensione di migliaia di account potrebbe esserci un “banale” errore. Basta scorrere le timeline dei vari social media, da Facebook a Twitter, per trovare una qualche dozzina di contatti che si lamenta di aver ricevuto un avviso di sospensione del proprio account di Instagram. Ci sono problemi più gravi nella vita, anticipiamo il sarcasmo, ma la presenza su IG per molti è vitale. Soprattutto per il lavoro e la reputazione.

 

Cosa sta accadendo su Instagram

Quel che sta diventando virale nelle ultime ore non è un semplice problema che sta bloccando per qualche ora la visualizzazione delle stories e dei reel dei nostri amici, ma una questione ben più seria.

I primi messaggi allarmanti, e allarmati, sono iniziati a circolare intorno alle 13 per colpa di un avvertimento apparso a migliaia di utenti che li informa di essere stati sospesi dalla piattaforma e di avere (solo) 30 giorni per opporsi alla decisione di Instagram.

Insomma, bisogna fare un reclamo ma contro chi? Contro una persona che ha preso con le mani nel sacco un utente che ha violato le (non così) stringenti maglie del regolamento?

  

Gioie e dolori dell’algoritmo

Non è così. L’ipotesi più sensata è che, ancora una volta, sia stato il “magnifico algoritmo” a sbagliare. Non sarebbe certo la prima volta che accade, spesso quella che si considera intelligenza artificiale non è poi così efficiente. Nel maggio del 2021 gli algoritmi dei principali social network furono sommersi di critiche quando Facebook, Instagram e Twitter per aver rimosso centinaia di post di attivisti palestinesi. Il problema? Una cosa già vista e rivista: aver frainteso il contesto, cosa che un computer sembra fare molto più spesso di un umano. “Non sarebbe mai dovuto accadere”, disse il portavoce di Facebook all’epoca. In realtà era già successo, come nel caso del genocidio dei Rohingya in Myanmar, quando il social network non avrebbe decifrato i post incriminati perché avevano, sic, difficoltà nel leggere i messaggi in birmano.

 

L’intelligenza artificiale contro lo spam? Forse non basta

Instagram ha tanti problemi contro cui combattere, in primis lo spam: non c’è persona iscritta che non si sia mai imbattuta in bot che invitano a investire in criptovalute o a seguire determinati account troppo timidi per presentarsi a noi con il loro vero nome. Questa battaglia si combatte con le stesse armi, ma l’algoritmo potrebbe aver confuso la propria azione e aver bloccato anche persone reali e del tutto legittime.

In realtà ancora non sappiamo cosa sia successo. Almeno stavolta, bontà loro, in casa Meta, hanno confermato che Instagram ha dei problemi e che il team dedicato alla sicurezza sta cercando la causa che li ha provocati. In un post su Twitter, ironia della sorte, l'azienda ha dichiarato che "siamo consapevoli che alcuni di voi stanno riscontrando problemi di accesso al proprio account Instagram. Stiamo studiando la situazione e ci scusiamo per l'inconveniente. #instagramdown"

  

  

Il bello è che stavolta non è “down” Instagram inteso come social media, ma Instagram intesa come “customer service”. Nei commenti al tweet sembrano esserne più consapevoli gli utenti che la stessa Meta. Sappiamo bene che la comunicazione non sia mai stata la cosa in cui Mark Zuckerberg ha dato il meglio di se, ma ormai dovrebbe avere maturato la consapevolezza che gli utenti sono la base del suo impero.

Non vorremmo che, come un imprenditore qualsiasi, comprendesse solo all’improvviso che non bastano i soldi per governare i social network: la trasparenza dovrebbe essere il minimo sindacale, anche per un algoritmo.

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