Chiara Ferragni (foto profilo Instagram theblondesalad)

Così Facebook trasformerà Instagram in un grande Postal Market

Michele Boroni

In Italia e in altri sette paesi arriva Instagram Shopping: le aziende potranno inserire dei tag visivi nei propri post, attraverso i quali gli utenti potranno direttamente fare acquisti sul loro sito di e-commerce

Mentre impazza il datagate generato da Cambridge Analytica - tra anime belle convinte che i risultati dei sondaggetti sulle loro timeline cadessero nel vuoto, intellettuali che si iscrivono ai social network per vedere come realmente funziona e Mark Zuckerberg nel pieno panico da “gestione della crisi” - Facebook continua ad andare avanti per la sua strada, puntando tutto sulla gallina dalle uova d'oro, ovvero Instagram.

 

Il social network disimpegnato, amato dai giovani e dalle celebrities, tutto selfie, gattini e paesaggi innevati, ha introdotto da oggi in Italia e in altri sette paesi (Canada, Brasile, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Australia) la funzione Shopping: grazie a questo strumento le aziende possono inserire dei tag visivi nei propri post, attraverso i quali gli utenti potranno direttamente fare acquisti sul loro sito di e-commerce. In pratica, in ogni foto/post dove è applicato il servizio Shopping, in corrispondenza di un prodotto viene visualizzato un pop-up con i prezzi e un pulsante “acquista ora” che rimanda direttamente alla pagine del sito del produttore, senza passare da google. Il servizio Shopping è gratuito e per ora riservato solo ad aziende e a profili business, con lo scopo di rendere più facile per i marchi indirizzare i follower ai propri negozi di e-commerce.

 

Come diceva anni fa Chiambretti, “comunque vada sarà un successo” e sono i numeri a testimoniarlo. Innanzitutto Instagram è un social media in rapidissima ascesa: a oggi, sono oltre 800 milioni gli utenti, di cui 500 milioni di utenti giornalieri e oltre l'80 per cento segue almeno un'azienda (sono circa 25 milioni le aziende che hanno un profilo business su Instagram). Si tratta quindi un target potenziale molto interessante in quanto vasto e, soprattutto, interessato.

Ma la grande scommessa di trasformare un social network in una sorta di grande catalogo di vendita riguarda il mezzo. Come sapete infatti Instagram è nato per essere visualizzato sullo smartphone che da qualche anno è diventato lo strumento preferito per lo shopping. Secondo la ricerca “Fashion Path to Purchase” di Facebook IQ, la pagina dedicata ai marketer per i dati statistici sui social network, il 39 per cento delle persone, negli ultimi 3 mesi, ha acquistato articoli di moda da smartphone o tablet.

 

Ma come ha funzionato Instagram Shopping negli USA dove è stato introdotto già dal marzo 2017?

La piattaforma di vendite online BigCommerce con sede a Austin ha condotto una ricerca su 50 aziende che hanno iniziato a utilizzare Instagram Shopping. Brand come Natori (borse), Native Union (accessori tech) e Olive Clothing (abbigliamento) hanno aumentato il loro traffico sul sito di e-commerce da Instagram del 1400 per cento e hanno registrato un aumento del fatturato da Instagram del 100 per cento. In passato infatti non era possibile collegarsi al proprio sito dal social network, se non dalla pagina della bio/informazioni. Le persone amano navigare e fare shopping su Instagram, dicono i responsabili marketing delle aziende coinvolte in questa ricerca, perché fa risparmiare loro tempo e denaro. Più il pubblico è coinvolto sul profilo della marca (in termini di like e commenti), maggiori saranno le vendite.

 

Inoltre, visto che Instagram è da alcuni anni la piattaforma ideale delle celebrities che scelgono questo social per raccontarsi, bypassando i magazine e le riviste rosa, sarà molto più agevole creare degli accordi con brand di abbigliamento e accessori, e lo stesso potranno fare quel plotone di influencer al fine di monetizzare ancora di più la loro presenza in rete.

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