Leggere Nori per evitare librerie senza libri e parole senza cose Nori racconta che da giovane aveva iniziato a cercare le parole nel cielo della letteratura; pertanto si sforzava di usare una lingua da cui non si capisse che lui era di Parma. Dal 1999, invece, Nori si è messo a scrivere l'italiano che si parla a Parma, dove non si usano mai parole come “felicità” o “amore” perché non hanno un equivalente dialettale. Antonio Gurrado 15 GIU 2016
New York, il sesso e un prete di nome Abram. Romanzo dell’èra Bergoglio Leggere “L’indegno” di Antonio Monda, tra fede e peccato. Il protagonista è un prete cattolico a Manhattan che ha una donna che ama e che scopa. L’ha fatta anche abortire, s’è fatto anche altre donne, più sordide. Però crede con tutto il cuore alla Misericordia e alla Bellezza e alla Dannazione. E in Dio, ma più a momenti. 12 GIU 2016
Venti lezioni sull’amore filosofico che fa crollare ogni logica e ideale Piccola enciclopedia portatile sull’amore pensato, vissuto e descritto nella grande tradizione filosofica e letteraria, le “20 lezioni d’amore” di Armando Massarenti antologizzano e commentano autori da Platone a Voltaire, da Ovidio e sant’Agostino a Hegel e Nietzsche. Per tuttin il vero comandamento è: NON DESIDERARE ( mai, niente). Alfonso Berardinelli 11 GIU 2016
La pornonoia Lisa Hilton, dopo le “Sfumature”: le donne hanno rilanciato un genere letterario. Fatto di immaginario da film hard e lessico d’anteguerra. Noi donne abbiamo sempre letto racconti erotici, forse ne siamo state anche le principali consumatrici (vedi la Bovary). Fabiana Giacomotti 06 GIU 2016
Ritratto intimo di Alberto Burri, firmato da un amico d'infanzia Alberto Burri aveva un grande amico, fin dall’infanzia, Tito Fortuni: più giovane di lui di cinque anni, castellano – di Città di Castello – come lui, come lui medico. Sarebbero morti a distanza di cinque anni più o meno uno dall’altro. Burri medico non fu mai e diventò paziente di Tito, il quale tenne delle annotazioni, fra il diario clinico e gli appunti per una doppia biografia, dell’artista e della propria devozione a lui. Adriano Sofri 04 GIU 2016
Il libro che chiunque sia in procinto di scrivere dovrebbe leggere Ecclesiaste, tutto è vanità e figuriamoci la vanità letteraria. Lo ribadisce Giorgio Manganelli in “Estrosità rigorose di un consulente editoriale” (Adelphi), lettura consigliabile a chiunque sia in procinto di scrivere un libro, eventualmente per lasciar perdere. 03 GIU 2016
Davvero tutti gli scrittori italiani mancano di stile? Fa bene Giorgio Ficara in “Lettere non italiane” (Bompiani) a lamentare la mancanza di stile di molti scrittori italiani, “dovuta precisamente a noncuranza morale: tutto in essi ci sembra monotono, uguale, scritto da un’unica mano. Oggi gli autori di certi romanzi sono riconoscibili unicamente dal nome sulla copertina”. 31 MAG 2016
Dalle biblioteche non nasce niente, dalla spazzatura nasce la cultura Solo gli ignoranti non gettano via i libri. Me ne sono reso conto leggendo “Non è tutto da buttare. Arte e racconto della spazzatura” (La Scuola), e non certo perché questo nuovo saggio di Alessandro Zaccuri vada destinato al rudo; bisogna anzi conservarlo a lungo per ricordare quanto del nostro dna postmoderno sia scritto nell'immondizia. Antonio Gurrado 27 MAG 2016
Buone ragioni per guardare il cielo stellato e farsi qualche domanda Guardando il cielo siamo migliori di quello che siamo, meno attenti al contingente, aperti, cosmopoliti. Volete la prova? C’è il libro di Amedeo Balbi, “Dove sono tutti quanti?”. Un viaggio che inizia con questa domanda: ehi, c’è qualcuno lì fuori? Cos’è questo silenzio? Antonio Pascale 26 MAG 2016
Che io possa scrivere un libro ed essere una faccia di bronzo Che io riesca a trovare un editore capace di trasformare un mio articolo un po’ lungo in qualcosa di vendibile come libro. Che in questo testo io possa frivolmente affrontare un tema drammatico, cruciale, poniamo l’immigrazione, e gigioneggiare dall’inizio alla fine, e non venire mai al dunque. 25 MAG 2016