Oltre la piazza Non c’è nulla di più simbolicamente possente della grande marcia di Parigi. L’Europa è la patria dell’emozione, ma il cuore dolente cozza contro la fredda determinazione del jihad. 13 GEN 2015
Risanare le ferite Per il Vaticano la linea è l’ospedale da campo geopolitico Dialogo sotto scacco, cristiani uccisi, ma per il Vaticano la linea è l’ospedale da campo geopolitico. Il cardinale Jean-Louis Tauran, titolare dell’ufficio per il Dialogo interreligioso di Santa romana chiesa, invita a lasciare ai suoi deliri Michel Houellebecq, autore del romanzo “Soumission”. 13 GEN 2015
“Marciare coi cretini” Dopo la “marche républicaine” arriva il momento di chiamare il nemico con il suo nome Le Goff: "Non chiamare le cose con il loro nome è già una sconfitta. L’unica ad aver parlato chiaro è stata Marine Le Pen, a confronto dell’imbarazzo di altri politici a dire che siamo in guerra e a nominare i nostri nemici". Nicoletta Tiliacos 13 GEN 2015
L’islam e la piazza che non c’è “Dove sono i moderati indignati contro i fanatici? Oggi è come con le Br, bisogna schierarsi. E lo devono fare anche gli imam nelle preghiere del venerdì”. Parla Fassino. “Quello che è successo a Parigi non riguarda soltanto l’Europa, e quello che genericamente viene identificato come l’occidente. C’è poco da fare: riguarda anche l’islam". 12 GEN 2015
IDEE E TRISTI VERITA' Fanculo lo sdegno, siamo in guerra, andiamo al sodo, scrive Umberto Silva. Loro sono assassini che vanno combattuti, ma anche combattenti di una loro guerra che non capiamo. Loro sono assassini, ma io non sono, noi non siamo esattamente Charlie, non tutti lo siamo, anche se la circostanza ci costringe a dire che lo siamo, dice Alfonso Berardinelli. Idee e tristi verità dopo la strage islamista a Parigi. Redazione 12 GEN 2015
Non sono Charlie e non rido di tutto. Men che meno della loro religione minacciosa Loro sono assassini che vanno combattuti, ma anche combattenti di una loro guerra che non capiamo. La loro idea della religione è aberrante, almeno dall’attuale punto di vista cristiano, per il quale la chiesa ha chiesto perdono del rogo di Giordano Bruno avendo assimilato la lezione dell’Illuminismo. Loro sono assassini, ma io non sono, noi non siamo esattamente Charlie, non tutti lo siamo, anche se la circostanza ci costringe a dire che lo siamo. Alfonso Berardinelli 12 GEN 2015
Fanculo lo sdegno, siamo in guerra. E combattiamo nel nome del Padre Fanculo lo sdegno, siamo in guerra, andiamo al sodo. Cazzo, non si lasciano in circolazione due fratelli abbandonati dai genitori in tenera età, dagli amici imbottiti di droga e da osceni padrini di sanguinari precetti, due ragazzi accecati dall’odio e determinati a vendicare l’onore offeso del Padre Maometto. Umberto Silva 12 GEN 2015
Houellebecq, geniale e solforoso Il romanzo fatale del momento letto di corsa tra prese d’ostaggio, pompini e decadenza francese. La letteratura che irrompe nello psicodramma, lo scrittore repellente se ne va malinconico, la promozione è pura cronaca Marina Valensise 12 GEN 2015
A ridere del Profeta, fin dalle origini dell’islam si rischiava la pelle Non si sa se Maometto ridesse. “Non ho mai visto il Messaggero di Allah ridere pienamente fino al punto da potergli vedere l’ugola. Si limitava a sorridere”, ricordava, secondo un hadith (racconto), la sua moglie diletta Aisha. Maurizio Stefanini 12 GEN 2015
Quelli che dovrebbero leggere Stark per capire l’occidente Eco, Melloni e gli strafalcioni etno-politicamente corretti da evitare. Fanno parte dell’élite italiana e io che sono un elitista mi dispero a sentire l’élite fare ragionamenti così da social network. Un libro spiega che la nostra civiltà ha poco da espiare. 11 GEN 2015