La gioia opprimente di una figlia e l’infinita solitudine di sua madre nelle regole della buona società C’era qualcosa di opprimente nella felicità della figlia Leila, appena divorziata e subito risposata dentro un rapporto solido e rassicurante quanto il mobilio della villa, e rispettabile quanto il loro conto in banca. La madre, dentro la completezza del benessere di Leila, non trovava più un posto.
Il Figlio Il teatro del perfetto papà moderno è una spiaggia affollata La ragazza sulla spiaggia è bella e gioca con sua figlia, che sta imparando a dire mamma, a prendere la sabbia in mano, a toccare l’acqua con i piedi.
Padri Una stanza d’ospedale, una figlia che piange Dal momento in cui ti dicono che tua figlia di pochi mesi deve essere ricoverata d’urgenza ti dici: No, non a lei, non a me. Stare lì senza saper fare niente, aspettando il mattino. Un padre il proprio dolore lo capisce in ritardo perché non sa come si fa. Michele Rossi
Il Figlio Perdere i superpoteri Quando smettiamo di essere figli? Il giorno in cui sentiamo una smarrita amarezza, e un’assenza. Smettiamo di essere figli quando i nostri genitori ci sembrano fragili, sbiaditi, inadeguati, proviamo pena per il tempo depositato su di loro, su di noi e sull’antica paura della loro autorevolezza. Nadia Terranova
Padri Domande oblique per scoprire la temperatura emotiva della figlia Se a mia figlia domandassi semplicemente: come stai? come risposta ne riceverei un insopportato “uffa”, ma più di frequente un umiliante “vaffanculo”. Mi accontento. Vado per gradi. Sto infatti diventando un esperto dell’indagine obliqua. Misuro la temperatura emotiva di mia figlia con domande apparentemente innocue. Pierluigi Battista
Il Figlio Silicone a merenda Ho sempre pensato che i ragazzi avrebbero ricavato le ulteriori informazioni di cui avevano bisogno dai disegni sulle pareti dei bagni dei maschi alle medie, poi è stato inventato YouPorn. Guardavano YouPorn sul mio Mac mentre uscivo, così innocenti da non cancellare la cronologia. Paola Tavella
Il magico potere del disordine e gli scherzi telefonici Perché votarci al caos educativo o alla dittatura del riordino zen non vincerà il nostro senso di colpa. Annalena Benini racconta sul Foglio i figli, i genitori, i figli degli altri. Scrivete tutto quello che vi passa per la testa a [email protected]
Lo zoo di Puskin Lo scrittore va al bioparco per studiare i figli degli altri (e per allungargli due fette di mortadella). Nadia Terranova
Vendola, storia di un altro mondo Il racconto di Rep. sulla paternità di Nichi è encomiabile e delicato, ma sbilenco. Non si potrà mai essere indulgenti verso la costruzione chimica della persona umana, anche se presto sarà ordinaria e banale.
Padri Stefano Bartezzaghi e quel brivido al coccige ogni volta che qualcuno dice: “Sei un bravissimo papà” Lei parlava seduta di fronte a me, io non ero veramente interessato. A distrarmi era anche uno strano fastidio crescente, non proporzionale alla lieve noia del colloquio, colloquio che a un certo punto virò sul personale. “Sono sicura che sarai un bravissimo papà”, mi disse. Era, lo capivo, sinceram Stefano Bartezzaghi