Foto Marco Alpozzi/LaPresse

Il Foglio sportivo - Storie di storie

Ritorno al calcio

Mauro Berruto

Due libri da non perdere per accompagnare l'inizio della prossima Serie A

Oggi riparte il calcio di Serie A. Dopo una magnifica estate sportiva (in attesa di ulteriori emozioni paralimpiche) ricomincia il nostro massimo campionato, forte di due nuove consapevolezze: quella nata dal fulminio esperimento sociale, chiamiamolo così, della SuperLega e dall’essere diventati, con i nostri azzurri, campioni d’Europa. Soprattutto, dopo un tempo infinito, seppure ancora in condizioni parziali, oggi i tifosi tornano allo stadio, si ricompone un rito centenario, sospeso per tanti, troppi mesi. Se e quanto siamo fuori dalla pandemia è ancora troppo presto per dirlo, tuttavia celebriamo oggi questo (parziale) riavvicinamento fra il calcio e la sua gente con due libri che raccontano di questa meravigliosa, storica e necessaria sinergia.

 

Si parte con (a cura di) Maurizio Lupo e Antonella Emina, Visioni di gioco. Calcio e società da una prospettiva interdisciplinare (il Mulino, 2021). Difficile raccontare in pochi caratteri l’equilibrio, la leggibilità e la profondità dei diciassette saggi che compongono questo vero e proprio manuale di sociologia applicato al calcio. Storici, antropologi, linguisti, letterati, politologi, statistici, economisti e musicologi ci permettono di considerare il calcio come “fatto totale”: si intrecciano godibilissime letture sul calcio del Novecento e quello degli oratori, sulle origini dello sport più amato a Napoli come, grazie a italiani emigrati, a La Boca in Argentina, si passa dall’Urss al Brasile, dall’Inghilterra al totocalcio e ai videogames, dal calcio (e dal tifo) femminile al lessico degli striscioni delle curve, dall’impegno civile di Lilian Thuram alla poesia e al calcio nella popular music italiana. Tutto ciò senza mai perdere di vista la “leggibilità” e il messaggio pensato non per esperti dei vati settori, ma per semplici appassionati del gioco più bello del mondo che impareranno a godere dello spettacolo calcistico in maniera ancora più consapevole e profonda.

Questo stesso filone sociologico viene esplorato da Romolo Giovanni Capuano, Hanno visto tutti! Nella mente del tifoso (Meltemi linee, 2020). Un’opera capace di dissezionare la mente non solo degli ultrà, ma anche dei miliardi di semplici appassionati, partendo per paradosso della quantità industriale di luoghi comuni che popolano il calcio. “La tentazione di gridare al complotto, all’arbitro venduto, di imputare determinate condotte a perfide cospirazioni, intenzioni malevole, disegni di palazzo, può essere stemperata dalla consapevolezza che gli errori, le idiosincrasie, i passi falsi degli eroi del calcio sono dovuti più all’assetto della nostra mente che a trame ineffabili ordite in luoghi nefandi”. Insomma, un buon modo di lavorare su noi stessi, fruitori di uno spettacolo, riflettere sul nostro ruolo di tifosi e presentarci pronti al nuovo incontro “dal vivo” con le nostre squadre del cuore, sperando (come si diceva? “ne usciremo migliori”?) che la lunga assenza dagli spalti e la lettura di questo testo ci trasformino in tifosi più maturi. Almeno fino alla prima polemica!
 

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