Ecologisti di città

Gli orsi piacciono per il loro aspetto puccioso, ma sono più pericolosi e violenti dei lupi

Jacopo Giliberto

I lupi sono disegnati come pericoli minacciosi con le zanne affilate, gli orsi bonaccioni e pasticcioni come Yoghi e Balù. Anche quando uccidono. La differenza tra ecologia ed ecologismo che aiuta a districarsi tra gli ultimi fatti di cronaca

L’ecologia e l’ecologismo sono quasi agli opposti. L’ecologia è una disciplina delle scienze naturali; studia le relazioni fra un ambiente e gli esseri che vi vivono. L’ecologismo è quel sentimento per la natura di noi giù in città, dove gli orsi sono paffuti, rivestiti con pelliccetta sintetica e accessoriati con occhioni di vetro. Ecologismo: viste le proteste dell’associazione, l’assessore decide di rinviare l’asfaltatura della strada; la conseguenza è che la strada verrà asfaltata dopo le elezioni. Ecologia: viste le proteste dell’associazione, l’assessore decide di rinviare il programma Pacotom o Pacobace per gestire la convivenza conflittuale con gli orsi; la conseguenza è che, anche se non si fa niente, l’habitat continua a evolvere a modo suo e le cose accadono come non dovrebbero, e Andrea Papi viene sbranato in Trentino da un orso d’importazione (aprile 2023), l’orsa marsicana Amarena viene accoppata a schioppettate in un orto in Abruzzo (agosto 2023) oppure orsi hanno scavallato il passo e sono entrati nel Veronese (La Famosa Invasione degli Orsi in Veneto, settembre 2023). 

Gli orsi sono animali pericolosi, molto pericolosi. Molto più pericolosi dei lupi o degli squali in mare. I lupi non sono onnivori, capiscono i pericoli in cui incorrono, sono territoriali e nella stessa area c’è un solo branco, che è una “famiglia allargata” attorno alla coppia di lupo madre e lupo padre con zie, cognati e sorelle. Gli orsi, no. E le orse con cuccioli sono ancora più pericolose perché finché hanno i piccoli non vanno in estro, e allora gli orsi maschi per potersi accoppiare uccidono i cuccioli, e allora esse difendono con ardimento i loro cuccioli. (Questa è ecologia, non ecologismo). Gli orsi sono violenti, hanno una forza smisurata, con una zampa ribaltano un’auto e non scherzo, la ribaltano davvero; corrono come il vento, si arrampicano sugli alberi e mangiano tutto, carne o frutta. C’è un motivo per cui non ci spaventano e invece dovrebbero: il loro aspetto puccioso. Hanno la forma tondeggiante, il sederotto basso decorato da un codino a batuffolo, sono corte le zampe, anzi le gambe. Sono perfetti per una proiezione antropomorfa. Per l’identificazione umana, l’uccisione dell’orsa Amarena ha suscitato nei giorni scorsi la rabbia di noi ecologisti di città, compreso un manipolo di influencer, giornalisti e scrittori dalla penna facile e dall’accusa precotta. 

Un altro esempio dell’antropomorfismo puccioso ci è dato da un articolo pubblicato due anni fa da un quotidiano. Il fatto: un orso marsicano chiamato Juan Carrito, figlio di Amarena, ha troppa confidenza con l’habitat umano, entra nel centro abitato di Roccaraso e sfonda la vetrina di una pasticceria; gravi danni e pericolo per gli abitanti. Articolo del quotidiano: “Fa una scorpacciata di dolci”, “ha deciso di fare un salto in pasticceria”, “si è mangiato quel che ha potuto”. Le scelte lessicali segnano evidenti la distanza urbana lontana dalla natura quella vera. Come se l’orso in un negozio di città fosse un cartone di Yoghi con i cestini dei turisti. Gli ecologi (non gli ecologisti) sanno benissimo che cosa sarebbe accaduto se, richiamato dal fracasso, il pasticcere di Roccaraso si fosse precipitato nella sua pasticceria. Viceversa i giornali locali e la politica di valle ingigantiscono la paura dell’orso e stimolano la reazione di chi, a differenza dei cittadini, vive di continuo con il pericolo orso. 

L’atteggiamento di repulsione dei montanari contro l’orso si aggiunge alla ritrosia rurale contro i cambiamenti come dotarsi di cani o proteggere pollai e frutteti con recinzioni elettrificate. Il modo di pensare è “non sono io a dover cambiare le mie abitudini; è l’orso che deve andare via”. Così, poi, se c’è l’animale nel giardino il montanaro va a prendere la doppietta del nonno e accoppa l’animale.

Assegno ai lettori un compito a casa molto facile. Con il telefonino o il computer, cercate sul web disegni di lupi e disegni di orsi. I lupi sono disegnati come pericoli minacciosi con le zanne affilate e gli occhi accesi come fanali di Bmw, gli orsi sono disegnati come Yoghi e Balù bonaccioni e pasticcioni. Anche quando uccidono. Ma noi cittadini non vogliamo saperlo.

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