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Piccola posta

Con gli orsi gli umani hanno dato il meglio e il peggio di sé

Adriano Sofri

I greci li misero in salvo a brillare nel cielo stellato, attribuendogli costellazioni. Il governo oggi si preoccupa che invadano il Trentino. Mentre in Abruzzo un uomo ha ucciso a fucilate Amarena

L’altro giorno, nella prima riunione del governo dopo la pausa estiva, un disgraziato di ministro ha eluso le questioni all’ordine del giorno, per esempio quella già a lui cara della famosa invasione degli umani migranti in Sicilia, sostituita da quella della famosa invasione degli orsi nel Trentino, perorando la causa urgente della soppressione da sottrarre ai lacciuoli dell’Ispra, del Tar e del sentimento dei cuccioli umani.

Furono i greci, forse Talete, a vedere nelle sette stelle un orso, Arktos. Altri vi riconobbero il carro, o un bue, o un cinghiale... Orsa maggiore e Orsa minore vengono da metamorfosi provocate per rimediare alle solite questioni di tradimenti di Zeus e di vendette della gelosa Hera e della nervosa Artemide, o da altre favolose storie di ninfe nutrici. E’ bello che gli umani avessero una dimestichezza con la figura delle orse, e le mettessero in salvo a brillare nel cielo stellato. Poi gli umani hanno dato il meglio e il peggio di sé con gli orsi, e col resto del creato. Però hanno avuto un altro buon momento, meno grandioso e più affabile, quando hanno scoperto che una giovane e bella orsa marsicana andava pazza per le amarene e le altre ciliegie e l’hanno dunque chiamata Amarena. Poi, un disgraziato col fucile.

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