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Yubo è il Tinder dei teenagers, ma chi c'è davvero dietro alle foto hot?

Valeria Montebello

Un'app che attinge dalla cultura del gaming e rifiuta quasi tutto ciò che riguarda i social tradizionali (pubblicità, like, sistema di follower). Boom di iscritti tra i più giovani. Bellissimo, ma poi inizia lo scambio di immagini di nudo e c'è da stare attenti 

Tinder lo conoscono tutti. È l’app dove i millennial cercano qualcuno con cui fare sesso. Yubo non lo conoscono tutti. È un’app di incontri per adolescenti dove i ragazzini di 13 anni si conoscono, giocano e si scambiano foto porno. Soprannominato “Tinder for Teens”, Yubo è un social basato sulla posizione geografica con molti servizi dentro: oltre alla chat tradizionali si possono fare chat video e live streaming.

L’hanno lanciato nel 2015 tre studenti di ingegneria francesi ma è solo nel 2020, con la pandemia, che ha registrato un aumento significativo di utenti – adolescenti in quarantena che o tiravano testate contro il muro o stavano in video con amici a giocare, fare compiti, scaccolarsi. Così Yubo ha raddoppiato il numero di nuove iscrizioni giornaliere, 30.000 al giorno a metà aprile. Ora gli iscritti sono ottanta milioni in tutto il mondo. Molti in Europa ma soprattutto negli Stati Uniti. In Italia sta arrivando adesso.

Yubo è venduto come un posto dove fare nuove amicizie. Il suo claim, “Friends, not followers”, significa che rifiuta quasi tutto ciò che riguarda i social tradizionali (non ci sono pubblicità, nessun Mi piace, nessuna scoperta di contenuti guidata da algoritmi) e invece attinge dalla cultura e dalla struttura delle piattaforme di gaming. Giochi da fare online come Fortnite e Minecraft sono tra i pochi luoghi virtuali in cui i bambini fanno amicizia con persone che non conoscono. Quindi Yubo, seguendo questo modello, ha costruito piccole stanze in cui gli adolescenti possono chattare in video, trasmettere in live streaming e giocare.

Su Yubo puoi scorrere verso sinistra o destra per decidere se vuoi aggiungere qualcuno al tuo feed, proprio come Tinder. E oltre ai compiti online e alle chatroom per giocare insieme a videogame nerd c’è una parte del social usato per flirtare, scambiarsi immagini di nudo e organizzare incontri nella vita reale. Non ci vuole molto per crearsi un account falso non verificato su Yubo. Questo vuol dire che tutti possono entrarci. Anche gli adulti. Anche adulti anonimi che chiedono foto senza pantaloni a tredicenni. Una mamma ha denunciato un ragazzo che ha manipolato sua figlia per ricevere delle foto senza maglietta. La figlia non aveva il permesso di scaricare l’app sul suo telefono, ma visto che gli adolescenti sono programmati per disubbidire, lo ha fatto sul telefono di suo nonno.

È andata così: dopo essersi impegnato in una breve chiacchierata con sua figlia sulla giornata a scuola, il ragazzo le ha chiesto di inviargli una sua foto. Lei l’ha fatto e lui non ha risposto per ore. La ragazza ha concluso che non stava rispondendo perché non era abbastanza carina. Quando il ragazzo alla fine ha risposto, le ha detto che era stato impegnato. Poi le ha chiesto una foto in una posa sexy. Lei ha ubbidito e lui ha alzato la posta sfidandola a mandargli una foto senza maglietta. In questo caso, il ragazzo era effettivamente un ragazzo di 17 anni che ha chiesto foto hot a una di 13. Ma sarebbe potuto essere qualcuno molto più grande e con intenzioni diverse. Nessuno se ne sarebbe accorto. 

L’app ha dentro anche video in live streaming pubblici. Basta cliccare su play per entrare in una specie di galleria in cui si vedono bambini e ragazzi giocare, pettinarsi, truccarsi in cam, cambiarsi i vestiti. I commenti sotto sono di tutti i tipi. Degli utenti chiedono ai ragazzi in live di fare cose. “Girati di lato, fammi vedere meglio il tuo profilo”. “Alzati un po’ il vestito”. E loro lo fanno. Alcuni di questi video sono pornografia infantile in diretta che non resta da nessuna parte, da guardare solo mentre succede. Cose del genere possono capitare ovunque, anche su Instagram o TikTok. Ma Yubo è un’app creata apposta per adolescenti, dove c’è una concentrazione enorme di giovani ragazzi che vogliono parlare fra coetanei, fare amicizia o trovare l’amore. È un’app dove si sentono protetti, fra di loro. 

Anche i trentenni di oggi si ricordano i loro primi flirt su Msn. Ma mentre prima non sapevamo nemmeno cosa significasse sexting, oggi la metà degli adolescenti lo fa. Su Msn cercavi di acchiappare parlando di musica, film, poesie, su Yubo ci provi mandando direttamente una dick pic.

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