Oswald Elsaboath via Unsplash 

modern love

Fertile e sottomesso è sexy. Le fantasie dei maschi dentro l'“Omegaverse”

Valeria Montebello

L’universo immaginario basato sulle gerarchie di accoppiamento

Come deve essere un maschio nel 2021? Deve essere sensibile ma non troppo, provarci ma non troppo, femminista ma non troppo, mandare nudes ma non troppo. Per una volta nella storia i maschi devono riflettere su qual è il loro posto nel mondo e quest’estate il loro posto è fra le parole breedable (fertile) e sottomesso.

 

La frase “sottomesso e fertile” viene da un tweet che è diventato virale sui social e descrive come dovrebbe essere un maschio nel 2021 per essere sexy. Adesso, online, i maschi della Gen Z postano foto con le facce tenere e indifese e l’hashtag #breedable accompagnato da frasi come: “Mi sento piccino e anche un po’ vulnerabile con questo cardigan addosso”. Il termine è stato usato per definire anche oggetti inanimati come la nuova linea di iMac colorati: se lo hai comprato, per induzione, sei sottomesso e fertile pure tu.

    

Quando si descrivono le femmine come fertili e sottomesse, animali d’allevamento, da monta, ti viene subito in mente qualcosa di distopico alla Margaret Atwood e sei immediatamente bollato come misogino, se gli stessi aggettivi sono usati per descrivere i maschi è ok, anzi è sexy. L’ascesa di questa definizione sui social è avvenuta in concomitanza con l’ossessione di TikTok per l’Omegaverse. L’universo alternativo noto come Omegaverse è un genere di narrativa erotica speculativa che ruota attorno a una gerarchia di accoppiamento lupino che classifica i personaggi come “Alpha”, “Beta” e “Omega”. 

  

Secondo le regole di questo universo immaginario, gli Alpha, che siano maschi, femmine o di qualsiasi altro genere, sono esseri dominanti e sessualmente aggressivi che possono fecondare gli altri e non essere fecondati; dall’altra parte della barricata, gli Omega sono personaggi sottomessi soggetti a fecondazione consensuale o non consensuale durante il loro ciclo fertile noto come “calore”. I Beta sono sempre esclusi dalle storie.

   

L’allevamento, la fertilità e le dinamiche di potere sono al centro di queste storie di fantasia: molte ruotano attorno al bisogno insaziabile dei personaggi di accoppiarsi e produrre prole. I personaggi possono sperimentare l’“omegapause”, una cosa simile alla menopausa, e il “congedo di routine”, un congedo personale dal lavoro o dalla scuola per andare via e soddisfare l’insaziabile desiderio di accoppiarsi. Alcuni si lamentano anche della giustizia sociale che (non) regna in questo mondo virtuale – dal sostenere l’autonomia degli Omega alla richiesta di una maggiore rappresentazione dei Beta. 

  

L’Omegaverse è un mondo feroce, immagine della spaccatura che viviamo: da una parte la tendenza alla fluidità, al genere incerto, dall’altra l’essere ancora legati a categorie antiche. Alpha, Beta, Omega. Possiamo dire che i maschi nel web sono ancora estremamente ossessionati dal classificarsi come Pokémon. 

 

Nel 2021 servono ancora di più categorie per cercare di capire dove collocarsi, per dare un nome a cose nuove, e i maschi lo vogliono fare identificandosi con un termine che ricorda il nome di un supermercato a basso costo: Sigma. Si sono inventati una nuova categoria aristotelica da inserire nella scala del machismo. Sigma è il maschio che si ribella, non è un Alpha violento e aggressivo né un Beta sottomesso e sfigato. I Sigma si definiscono lupi solitari, leader “silenziosi”, una specie di maschio Alpha introverso. Un esempio perfetto è John Wick interpretato da Keanu Reeves: nel film, siccome gli uccidono il cane – quindi per motivi teneri – diventa un killer freddo e spietato in cerca di vendetta.

  

Come deve essere un maschio nel 2021? Né Alpha né Beta, forse nemmeno Omega. 
Deve essere Sigma.

Di più su questi argomenti: