Roma Capoccia

Gualtieri e la carta termovalorizzatore

Gianluca De Rosa

Oggi l’iniziativa del sindaco per i primi due anni in Campidoglio. Con una probabile sorpresa: il bando per l’impianto

A descriverlo come un sindaco fantasma, ignoto alla maggior parte dei romani, questo giornale fu tra i primi. E dai banchi delle opposizioni  sul poco presenzialismo in città di Roberto Gualtieri le ironie si sprecano. Ma a due anni dal suo insediamento in Campidoglio il sindaco Pd della questione si cruccia il giusto. Ognuno è fatto com’è fatto. Non puoi chiedere a un tondo di fare il quadrato, ognuno interpreta il ruolo di primo cittadino come vuole e come può in base al suo temperamento. A Gualtieri piace volare alto. Magari in Africa per convincere i paesi indecisi a scegliere Roma per l’Expo del 2030. Meglio i cantieri della metro C che i bagni di folla per le inaugurazioni dei bus in periferia. “D’altronde – è il vociare dei fedelissimi  – Raggi batteva la città palmo a palmo e i risultati li hanno visti tutti i romani: non ha fatto niente”. E Gualtieri? Che ha fatto il sindaco nerd, “maniacale studioso dei singoli dossier”, come lo descrivono i suoi? Per raccontarlo, a due anni precisi dall’arrivo a palazzo Senatorio, questo pomeriggio è stato organizzato un evento: “Il II rapporto alla città”, un rendiconto amministrativo, sociale ed economico. “Si andrà dall’alfa all’omega dell’amministrazione”, assicurano. Con una sorpresa scoppiettante sul termovalorizzatore, la scelta fino ad oggi più importante presa dal sindaco.

 

Anche quest’anno agli assessori è stato chiesto di compilare un approfondito dossier da fornire al primo cittadino. Ci si vede all’Auditorium, vera roccaforte del Pd romano, alle ore 17. Ci saranno i consiglieri, gli assessori, i presidenti di municipio, i presidenti di Unindustria e Camera di Commercio, i rappresentati della categorie. Inviati anche i capogruppo dei partiti di opposizione: “Ma non andremo, con il traffico di questa città sarebbe uno spostamento troppo gravoso per ascoltare un intervento di venti secondi”, ironizza  il presidente di FdI in Assemblea capitolina Giovanni Quarzo. Ci sarà il consigliere di Azione Francesco Carpano. “In questi due anni – dice – abbiamo vinto la battaglia sul termovalorizzatore, che nessun altro partito voleva, ora però l’attenzione dei romani è sul servizio quotidiano di pulizia. Bene anche il cantiere metro di Piazza Venezia, ingombrante ma necessario”. Assente invece la segretaria del Pd Elly Schlein (“E’ un evento istituzionale della città”, spiegano dal Campidoglio). E’ pronto un grande annuncio? “Vedrete”. I ben informati riferiscono che la sorpresa riguarda il termovalorizzatore (argomento effettivamente non troppo nelle corde della segretaria dem). Gualtieri dovrebbe annunciare il bando (e dunque poter descrivere il progetto) per la realizzazione dell’impianto da 600 mila tonnellate progettato da un consorzio capitanato da Acea. Nelle scorse settimane sono stati risolti gli ultimi nodi, in particolare sul versante costi. Chi se ne occupa negli scorsi giorni esultava con convinzione: “Ci siamo, ci siamo!”.


D’altronde cosa meglio del termovalorizzatore per descrivere una nuova fase che, sognano in Campidoglio, di riscossa? L’anno scorso, l’evento gemello, “il I rapporto alla città”, aveva come tema centrale  la parola “Ripartenza”. Quest’anno invece tutto girerà intorno a un altro concetto. “Trasformazione”. E se il simbolo della prima idea erano i cassonetti che piano piano (ma proprio piano aggiungiamo noi) si svuotavano, quello della trasformazione sono i cantieri. Quelli partiti per il Giubileo – il tavolo tra governo e Santa sede che si è svolto martedì ha certificato che dei 189 interventi previsti la metà è in linea con il cronoprogramma, un 40,7 per cento è in lieve ritardo, mentre il 4,8 rischia di saltare –, quelli, sovrastati dalle polemiche per il traffico a piazza Venezia, per la metro C e adesso quello per l’impianto. Se tutto andasse come da cronoprogramma annunciato dal Campidoglio (ma ci sono già quasi quattro mesi di ritardo), il termovalorizzatore di Santa Palomba entrerebbe in funzione a ottobre del 2026. Un primo passo importante “per una prospettiva di dieci anni”. 


Ma dieci anni sono tanti. Finiti i festeggiamenti Gualtieri potrebbe ritrovarsi a battagliare con la sua maggioranza. Lunedì in Campidoglio era stata convocata una riunione per presentare l’evento dei due anni, condividerlo. Si sono presentati solo la capogruppo Pd Valeria Baglio e i fedelissimi del sindaco. Non un bel segnale. C’è ancora chi sogna un rimpasto. Mentre proprio ieri la giunta ha approvato il nuovo regolamento sull’occupazione di suolo pubblico di bar e ristoranti, un documento che qualche mese fa aveva fatto litigare in modo pesante il sindaco con un pezzo di maggioranza. “Il testo è rimasto lo stesso, ne vedremo delle belle”, assicura un consigliere.

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