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Roma capoccia - Spina di borgo

Crisi di fede? Macché. A Rimini mons. Anselmi suggerisce di non usare piatti di plastica

Matteo Matzuzzi

Riprendendo in mano l'enciclica Laudato Si', il vescovo della città romagnola ha suggerito una serie di pratiche per il rispetto dell'ambiente. E poi ci si stupisce se i giovani non vanno più a messa

Rapporti Istat, inchieste (del Timone), libri. Tutti parlano della “crisi di fede”, del fatto che i giovani sono distratti, attratti dal profano più che dal sacro. Il punto è: perché mai un giovane dovrebbe essere attratto dal sacro? Si prendano le raccomandazioni del vescovo di Rimini, che pure giovane lo è: in vista della Giornata di preghiera per la cura del creato, si è chiesto: “Cosa possiamo fare per la nostra Sorella Terra? Parlare, discutere, sensibilizzare”.

Quindi, riprendendo in mano l’enciclica Laudato Si’, ha suggerito alcune azioni: spegnere le luci di casa; minimizzare il consumo di acqua, chiudendo i rubinetti quando non serve l’acqua; mentre ci stiamo insaponando sotto la doccia o lavando i denti non è necessario che l’acqua scorra; recuperare l’acqua dei piatti e del lavaggio per abbeverare le piante; non utilizzare piatti e bicchieri di plastica; cucinare solo quello che si riesce a mangiare e non lasciare cibo nel piatto; utilizzare macchine e moto meno possibile, e bici elettriche solo quando è indispensabile; usare mezzi di trasporto comune; differenziare i rifiuti; recuperare oggetti rotti o fuori uso; minimizzare, per quanto possibile l’uso degli elettrodomestici, dei condizionatori, dei ventilatori, di qualche comfort elettrico; evitare l’uso di carta utilizzando le applicazioni digitali; riutilizzare la carta scritta su una sola facciata. Qualcuno si chiede ancora perché un giovane non va a messa?

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.