Roma Capoccia

Emergenza rifiuti, in arrivo i camion a noleggio

Gianluca De Rosa

Ama pronta a firmare entro il fine settimana il contratto per i mezzi in affitto, il dg Alessandro Filippi al lavoro

Entro fine settimana, massimo inizio della prossima, ad Ama dovrebbero arrivare i nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti che l’azienda prenderà in prestito. Si tratta di sette mezzi a caricamento laterale e 15 compattatori a caricamento posteriore. Non abbastanza per riportare la flotta ai numeri necessari a una raccolta efficiente, ma un punto di partenza per migliorare la situazione. “Roma sarà pulita per il ritorno a scuola dei ragazzi”, aveva detto dal palco della festa dell’Unità alcuni giorni fa il sindaco Roberto Gualtieri, rimandando a settembre la fine dell’ennesima emergenza.

 

La capitale è ancora in piena crisi. Soprattutto nel quadrante est della città ci sono ancora cassonetti circondati dalla spazzatura, salta il servizio di raccolta porta a porta, i residenti denunciano in procura l’interruzione di pubblico servizio e qualcuno la prende a ridere (per non piangere) appendendo su un cassonetto una foto di Roberto Gualtieri sulla locandina di un film. “Balla coi topi”. La ragione della crisi è la stessa che ha convinto nelle scorse settimane il sindaco a cambiare i vertici di Ama. La municipalizzata si è ritrovata all’improvviso con la flotta dimezzata. Risultato: mille tonnellate di rifiuti non raccolti ogni giorno. “Prima o poi capiremo come sia successa da un giorno all’altro una cosa del genere”, ripete continuamente l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi. Di certo, c’è un’indagine  che nelle scorse settimane aveva portato al licenziamento di un dirigente e di un funzionario che gonfiavano le fatture per i pezzi di ricambio, approfittando del fatto che la maggior parte dei camion e squaletti di Ama vanno in officine esterne per la manutenzione. Il licenziamento dei due però non ha risolto il problema. Anzi. L’assenza dei due dipendenti ha rallentato ulteriormente le manutenzioni, lasciando l’azienda senza nuovi mezzi. Ci si è messo anche il Tar. Il tribunale amministrativo del Lazio ha rilevato una serie di criticità sul bando del 2020 per l’acquisto di 150 nuovi autocompattatori che hanno portato la società a revocare la gara. In attesa dell’acquisto di nuovi mezzi insomma, Ama è stata costretta a correre ai ripari.

 

Il 22 giungo scorso per affrontare la situazione la municipalizzata ha pubblicato una manifestazione d’interesse per trovare aziende disposte a noleggiare i mezzi. Sono arrivate tre offerte, ma solo una ha convinto i vertici di Ama, quella della società Socram Meccanica srl. Alessandro Filippi, l’ingegnere ex Acea che due settimane fa è stato scelto da Gualtieri come nuovo direttore generale dell’azienda (prendendo il posto di un altro manager ex Acea, Andrea Bossola), ha già proceduto ad autorizzare la procedura, vista l’emergenza senza gara, per integrare nella flotta di Ama i nuovi camion. Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera per Ama il costo sarà di poco più di quattro milioni. Di mezzi però ne serviranno altri. “Se l’azienda non li recupera tutti dall’emergenza non si esce”, aveva detto il dg alcuni giorni fa durante una commissione capitolina. Il noleggio – per evitare nuove crisi – andrà avanti fino a quando la municipalizzata non riuscirà ad acquistare i nuovi mezzi. L’obiettivo è quello di rinnovare la flotta dei compattatori entro il Giubileo del 2025. Serviranno una nuova gara e, come promesso dal dg: “Il pieno impiego delle officine interne e la velocizzazione delle preocedure  con quelle esterne”.  Insomma il lavoro di Filippi è appena iniziato, mentre la città è ancora sporca.

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