Sorpresa: il generone romano non c’è più. O quasi. Sarà che siamo ancora ai quarti di finale e che il meteo non consente azzardi sull’abbigliamento, ma la novità di questi Internazionali d’Italia 2023, oltre all’upgrade del torneo di cui parleremo poi, è che il pubblico è quasi sobrio, normale, addirittura popolare. Insomma, molta meno Roma nord, con blazer d’ordinanza, abbronzatura e ciuffo alla Panatta, e più appassionati da tutta Italia. Sarà forse un caso che gli Internazionali si siano normalizzati da quando il Coni di Giovanni Malagò non c’entra più nulla? Ora tutto è in mano a Fitp e Sport e Salute, la nuova creatura di Vito Cozzoli molto voluta da Giancarlo Giorgetti. Poi in tribuna vip e autorità c’è sempre un bel pezzo di potere, ma con meno auto blu. Da un estremo all’altro, però, è un attimo a cadere nel trash. Che direbbero, per esempio, a Wimbledon di fronte agli stacchetti con disco music assordante durante le pause? O dei banchetti di panini e porchetta? Ma del resto qui arrivano migliaia di persone al giorno e dovranno pur mangiare.
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