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La dura vita dei pro-vax

Valerio Valentini

Nel M5s i vaccinisti resistenti (esistono!) si sentono soli anche se non sono pochi

A pensare a quale sia la città che ospita Paola Taverna e Davide Barillari, sarebbe facile additare Roma come il centro propulsivo del contagio antivaccinista, l’epicentro dell’oscurantismo complottista. Di Torre Maura la vicepresidente del Senato, capitolina nata e cresciuta; romano acquisito il consigliere regionale, che nell’Urbe arriva solo nel 2011, per seguire sua moglie, trasferendovisi da Milano. E però c’è pure, sotto il cielo dei Cinque stelle, una Roma che resiste all’onda dei No Vax. E non si tratta della sola Elena Fattori, la senatrice che coraggiosamente ha sfidato la monolitica passiva obbedienza grillina e ha votato contro all’emendamento della vergogna. Nella sua Genzano, e nel resto dei Castelli, dove pure il M5s vive un travaglio interno fatto di delazioni e sgarbi autolesionisti, sono stati in parecchi a esprimerle solidarietà.

  

Lo ha fatto anche Rita Pollastrini, ultima candidata sindaco alle – sfortunate, per il M5s – comunali di Anzio del giugno scorso. Insieme a lei, a sostenere la causa pro Vax nella città di Nerone, c’è Fabio De Nicola, grillino molto attivo nel circondario nonostante il suo recente passato tra le fila della Lega. E d’altronde, proprio Anzio è stata la città che ha ospitato, nell’ottobre scorso, il convegno “Salute e territorio”, dove intervenne, tra gli altri, anche l’immunologo filogrillino Guido Silvestri, consulente del M5s in materia. Il dibattito fu vivace, quel giorno, all’Hotel Lido: e le conclusioni portarono alla riaffermazione dell’importanza dei vaccini. Anche per questo l’evento venne sopportato con imbarazzato silenzio dai vertici del M5s, e con dichiarata ostilità, invece, da Roberta Lombardi, la quale di puntare al consenso dei No Vax, del resto, non lo ha mai nascosto. A organizzarlo, oltre alla Fattori, ci fu anche Valentina Corrado, futura sfidante della Faraona alle regionarie grilline e ora consigliera di Di Maio a Palazzo Chigi. “Era lì più che altro perché lei, pometina, considera tutto quel quadrante di sua pertinenza”, spiega un deputato romano, come a dire che non è necessariamente nella sua convinzione Pro Vax che vada ricercato il motivi della presenza della Corrado a quel convegno. Non è un caso, allora, che abbia evitato di esporsi, in questi giorni di rinnovata polemica, sulla questione. Delle parti di Pomezia, comunque, è stato eletto alla Camera Marco Bella, professore di Chimica alla Sapienza e arruolato dal M5s tra le supercompetenze alle scorse politiche. Non ha preso parte alla cagnara politica neppure lui, in questi giorni, ma alcuni suoi like dimostrano che la sua idea non è affatto cambiata rispetto a quella che esprimeva in alcuni suoi articoli. In cui, ad esempio, scriveva: “I vaccini sono fondamentali, le notizie di presunti “contaminanti” nei vaccini sono delle fandonie, tra gli antivax c’è gente senza scrupoli che vende analisi inutili e sfrutta le paure dei genitori per il fine esclusivo dell’arricchimento personale”. Non diteglielo, a Taverna e Barillari. 

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