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Nastri e compleanni

Giuseppe Fantasia

I ricordi di Edoardo Leo, le rose di Berlusconi e Boschi (da Merano) e i silenzi di Donatella Versace

In Campidoglio ci sono geni ma nessuno se ne accorge. Prima le pecore per tosare l’erba alta (che nessuno taglia) e adesso le api per monitorare la qualità dell’aria. Mentre aspettiamo fiduciosi l’arrivo di un campione di salmoni scozzesi pronti a risalire il Tevere per controllare il ph dell’acqua, ci distraiamo alla festa più riuscita e chiacchierata da chi non ha ricevuto l’invito: quella di Annalisa Chirico. Compleanno bipartisan in una casa pop-futuristica-barocca in via Sardegna con ravioli alla carbonara di pesche e stecca di vitello preparati da Vissani e apprezzati da Bonifazi e Marattin del Pd, da Minniti e da Maroni, dal presidente Tim Fulvio Conti e da Andrea Ruggieri con Anna Falchi, vicini a un mazzo di fiori rosa (della Boschi) e a uno di orchidee bianche (di Berlusconi) mandati da Merano. Mentre Ginevra Odescalchi parla dei suoi abiti “Mad.e” e Jacopo Gassmann è scambiato per Salvini, arriva Urbano Cairo e si taglia la torta (di Natalizi). Barbara d’Urso, presto nei panni della “Dottoressa Giò”, apre le danze con l’amica Angelica come a Capalbio. Matteo Garrone e il suo “Dogman” conquistano Taormina che per i Nastri d’Argento si riempie di romani e non, da Elena Sofia Ricci alla Gerini, dalla Smutniak a Serena Rossi, la più brava. Ligabue si presenta con un numero imprecisato di ospiti, ma non parla con nessuno, un po’ come Donatella Versace nei tempi bui. Laura Delli Colli, vestita d’argento, e la pr Susanna Maurandi, mettono tutti d’accordo. Edoardo Leo in Armani e ricorda, come una barzelletta, la prima volta che andò a una sfilata di Re Giorgio. “C’erano anche Kevin Spacey e Ricky Martin, ma io ero con Mastandrea che sente un ospite dire a un altro ‘cavo, ci vediamo a Portofino’ e me fa’: ‘’a stronzo, se vedémo a Capocotta’”. Sipario.