Contro il panettone

Camillo Langone

Altro che il ministro Provenzano. A Natale l’Italia, Meridione compreso, per Milano si dissangua spontaneamente e tradisce le proprie tradizioni dolciarie

Milano prende molto dal resto dell’Italia ma non restituisce quasi nulla, disse un ministro meridionale. Io dico che il resto dell’Italia, Meridione compreso anzi compresissimo, per Milano si dissangua spontaneamente. Quantomeno a Natale. “Impossibile il Natale senza il panettone per il 56 per cento degli italiani”, titola l’Ansa. A parte che il Natale è impossibile senza Gesù Bambino, nel testo della notizia scopro che le cose vanno pure peggio: gli italiani che a Natale mangiano il panettone sono l’83 per cento. Ho fatto un po’ di conti: se i milanesi sono il 5 per cento, il 78 per cento degli italiani tradisce le proprie tradizioni dolciarie più peculiari. Senza che il sindaco Sala puntasse loro una pistola alla testa, 46 milioni di connazionali hanno rinnegato pandolci, panspeziali, panpepati, panforti, pangialli, e spongate e cartellate e pignolate, e i buccellati della Sicilia interna da cui proviene il succitato ministro Provenzano. Impressionante fenomeno di autodemolizione gastronomica, ma fa niente: anche se tutti si prostrassero davanti al Panettone Verticale, ego non.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).