Marta Cartabia (foto LaPresse)

Cosa lega Consulta, Finlandia e copertina del Time

Camillo Langone

“Con la mia elezione si è rotto un vetro di cristallo”, ha detto Marta Cartabia, appena eletta presidente della Corte costituzionale. I vetri rotti sono pericolosi, mi sono fatto subito male

“Con la mia elezione si è rotto un vetro di cristallo”, ha detto Marta Cartabia.

 

Io mi sono fatto subito male: i vetri rotti sono pericolosi, per strada in bici buchi la gomma, a casa coi piedi scalzi vedi le stelle e il sangue. Quando la neo-presidente si è definita apripista, come dire avanguardia del dominio rosa, sono corso verso l’armadietto dei medicinali e mi è venuto in mente Spinoza: “Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza”. Forse perché in questi giorni, fra Consulta, Finlandia e copertina del Time, sono davvero melanconico. Schiaccio la pelle, estraggo la scheggia e sento dire che “il sesso non conta”: la teoria del gender è arrivata ai vertici dello stato. Sento dire che “il sesso non conta” e capisco che per loro Dio non conta, Genesi 1,27 non conta, il Vangelo (“Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina?”) non conta… Ma il cerotto fa presa, il dolore si attutisce, nel mondo una ragazza si innamora, una studentessa rinuncia all’Erasmus per non allontanarsi dal fidanzato, una donna rimane incinta, una mamma comincia ad allattare, e come per miracolo (in effetti è un miracolo) il cristallo si riforma, torna integro.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).