a Montecitorio

La Camera respinge la mozione di sfiducia contro Santanché

L'aula ha votato contro il provvedimento avanzato dalle opposizioni dopo il caso Visibilia: hanno votato no in 213, compresi i parlamentari di Italia viva. i sì sono stati 121

Archiviata la pratica Salvini, oggi è stato il turno di Daniela Santanché, con lo stesso epilogo. L’aula della Camera ha infatti respinto la mozione di sfiducia con 213 no (due in più rispetto a quelli espressi ieri per nel caso del leader della Lega) e 121 sì. Contrari alla sfiducia anche i parlamentari di Italia Viva. 

L'iniziativa contro la ministra del Turismo era sostenuta da tutti i partiti di opposizione, a eccezione dei renziani, appunto, che si erano già sfiliati per ragioni di "garantismo".


Da mesi le opposizioni chiedono le dimissioni di Santanché, fondatrice di Visibilia, società finita al centro di un'indagine per irregolarità nei bilanci. Tra queste vi è l'ipotesi è di truffa aggravata nei confronti dell'Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo stato e che dovevano essere utilizzati per la copertura della cassa integrazione dei dipendenti durante il periodo di chiusure legate alla pandemia da Covid-19. La somma contestata a Santanché si riferisce alla cassa integrazione concessa a tredici dipendenti, dal 2020 al 2022, per un totale di 126 mila euro versati dall'Inps. 

 

 

Lo scorso luglio la ministra era intervenuta in Senato per spiegare le sue ragioni. Oggi continua a dirsi "non preoccupata", "tranquilla". Racconta che nessuno dal governo ha chiesto le sue dimissioni. “Mai, non me l’hanno mai chiesto, fatevene una ragione”, ha detto la ministro del Turismo, che oggi non era in aula in quanto impegnata in un evento sul turismo sostenibile al Museo di Pietrarsa a Napoli. “Il mio stato d’animo è uguale a quello di ieri, a quello di una settimana e di un mese fa. Assolutamente tranquilla, quindi a fare il mio lavoro anche qua oggi, come ieri e come farò domani. Il Parlamento credo che in una democrazia è sovrano, il voto mi sembra molto chiaro, per cui assolutamente sono non direi serena ma molto tranquilla”.

Per il momento Santanché ha ricevuto dalla procura di Milano l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ma non è ancora detto che vada a processo. La situazione potrebbe cambiare, come hanno suggerito membri della maggioranza di governo, nel caso in cui questa ipotesi si concretizzasse.  Fino ad allora è difficile immaginare scossoni, il risultato di oggi alla Camera lo conferma. Nel frattempo la maggioranza esce ricompattata da questa due giorni di mozioni, mentre ancora una volta si assiste alla divisione nei partiti di opposizione.

 

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