le dichiarazioni

Strumentalizzano Salvini ma la Lega è per la pace, Putin è un autocrate. Parla Romeo

Il capogruppo leghista in Senato precisa la posizione del Carroccio dopo le parole del segretario: "Questo è il risultato in Russia, era difficile attendersi altro visto che non parliamo di una democrazia"

Giorgio Caruso

"Salvini ha precisato quello che voleva dire: questo è il risultato, difficile che attendersi altro visto che stiamo parlando di una autocrazia e non di una democrazia". Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, spiega al Foglio la posizione del partito sulla vittoria di Vladimir Putin in Russia, dopo il commento del segretario di questa mattina

"Quello che ribadiamo è che se non si comincia a pensare a dei negoziati c'è il rischio di un'escalation che possa portare a una guerra nucleare", aggiunge il senatore. 

Sul famoso patto tra la Lega e Russia Unita firmato nel 2017, Romeo ci tiene a precisare: "Nessuno vuole negare una collaborazione funzionale a tutelare le nostre aziende che erano state colpite dalle sanzioni del 2014". E aggiunge che "ci sono stati dei capi di stato che con Putin hanno fatto degli affari e accordi commerciali molto negativi per il nostro paese e che portavano in palmo di mano Putin. Continuare a tirare in ballo la Lega è un tentativo strumentale per renderci non credibili. Noi abbiamo condannato l'invasione dal primo giorno e siamo per la resistenza ucraina", conclude il senatore della Lega.

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