La notizia

Eike Schmidt sarà il candidato sindaco del centrodestra a Firenze

Gianluca De Rosa

Secondo quanto risulta al Foglio l'ex direttore degli Uffizi (attuale direttore del museo di Capodimonte) si sarebbe finalmente convinto. Una decisione maturata proprio a poche ore dalla visita della premier Giorgia Meloni a Firenze

Sarà forse un caso, ma dopo la visita di due giorni di fa di Giorgia Meloni nel capoluogo toscano i giochi sembrano fatti: secondo quanto risulta al Foglio l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, sarà il candidato sindaco del centrodestra a Firenze. Lo storico dell’arte tedesco (ma naturalizzato italiano) si sarebbe definitivamente convinto. Si scende in campo. La candidatura, fortemente voluta da FdI, convince anche Forza Italia e Lega. Sondaggi interni al centrodestra ne dimostrerebbero la competitività. Inoltre, è la convinzione degli alleati del centrodestra, al ballottaggio Schmidt potrebbe contare sul sostegno dell’ex premier ed ex sindaco di Firenze Matteo Renzi di cui è amico personale. D’altronde Renzi da queste parti conta ancora più di qualcosa. In questo momento corre in solitaria a sostegno della candidatura della vicepresidente della Regione in quota Iv Stefania Saccardi e contro la candidata del Pd Sara Funaro. Ma al ballottaggio i suoi voti potrebbero convergere sull’ex direttore degli Uffizi.

Schmidt attualmente è direttore del museo di Capodimonte di Napoli. Anche per questo la candidatura sarà annunciata quasi all’ultimo momento, poco prima della presentazione delle liste (il voto è previsto il prossimo 8 e 9 giugno), in modo da minimizzare il periodo di aspettativa che il direttore dovrà prendere dal suo incarico a Napoli. D’altronde era proprio il ruolo che Schmidt ricopre a essere considerato uno dei principali ostacoli alla sua candidatura. Facile argomento di propaganda elettorale per il centrosinistra. “Ma qualora fosse davvero lui il candidato – dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – non ci sarebbe niente di strano perché il diritto all’elettorato passivo è garantito a tutti dalla Costituzione”. E, in effetti, gli esempi non mancano anche a sinistra. Dall’ex direttore della reggia di Caserta Mauro Felicori, oggi assessore alla Cultura nella giunta di Stefano Bonaccini, a Rossana Purchia, già sovrintendente San Carlo di Napoli, commissario straordinario del teatro regio di Torino, passata senza soluzione di continuità al ruolo di assessore alle Politiche culturali nella giunta torinese del sindaco dem Stefano Lorusso. C’è infine l’esempio di Carlo Fontana: sovrintendente della Scala di Milano fino al 2005, eletto senatore nelle liste dell’Ulivo l’anno successivo.