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le elezioni regionali

In Abruzzo è il turno di Elly Schlein: "Il Pd è convinto che si può vincere"

Redazione

La segretaria del Pd in regione oggi e domani, accompagnata anche da Pierluigi Bersani. Venerdì D'Amico chiuderà la campagna elettorale con Todde (ma senza leader nazionali)

In Abruzzo è il turno di Elly Schlein (e di tutto il centrosinistra). Dopo il comizio di ieri in piazza Salotto a Pescara di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, con Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa, in sostegno del presidente uscente Marco Marsilio, il campo largo si precipita in regione per la volata finale a Luciano D'Amico, l'ex rettore dell'Università di Teramo capace di mettere d'accordo non solo Pd e M5s, ma anche Azione e Italia viva. Dinamica non così frequente, per esempio non in Basilicata, dove l'alleanza rossogialla traballa già per il niet grillino alla candidatura di Angelo Chiorazzo.

Ma torniamo all'Abruzzo. Qui il sostegno unanime a D'Amico si è rinvigorito dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna. Per questo, dopo il successo sardo, molti dei leader della coalizione hanno preso armi e bagagli e si sono praticamente trasferiti tra Pescara, Castel di Sangro, Vasto e l'Aquila. Nell'ultima settimana Giuseppe Conte ha avuto decine di appuntamenti elettorali, "sempre molto partecipati", come hanno tenuto a far sapere gli uomini del suo staff. Ma come detto oggi è il giorno di Elly Schlein, che piomberà in regione insieme a Pierluigi Bersani, una specie di amuleto, visto che l'ex segretario del Pd l'aveva accompagnata anche in Sardegna. Mentre domani Schlein sarà a Pescara e per l'occasione, insieme a D'Amico, avrà con se anche il presidente del Pd e governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Del resto, queste sono ore decisive per cercare di capitalizzare il consenso e cercare, prima di domenica, quando si andrà al voto, di accorciare il gap con il centrodestra. Almeno questo è il ragionamento (e la speranza) che serpeggia tra le diverse forze d'opposizione. L'obiettivo di Schlein, convinta che l'avversario da battere oltre la destra sia l'astensionismo, è quello di portare più gente possibile alle urne. "Dobbiamo mobilitarci per portare le persone a votare in Abruzzo. Spero che anche gli abruzzesi, come i sardi, decidano di costruire il proprio futuro", ha detto ieri la segretaria intervistata da Bruno Vespa, lanciando anche un segnale agli alleati: "Tutto il Pd credo si sia convinto che si può vincere, ma la responsabilità di costruire le coalizioni non può gravare solo sul primo partito di opposizione. Bisogna che ci convinciamo tutti e la Sardegna ci ha dato ancora di più questa spinta".

E se non sono previsti appuntamenti congiunti tra Schlein e Conte, così come era successo anche a Cagliari, D'Amico ha voluto che anche la conclusione della campagna elettorale non fosse popolata da leader nazionali. Così venerdì avrà accanto a se soltanto Alessandra Todde, che gli aveva promesso sostegno nell'immediato post vittoria. E che aveva concluso la sua campagna elettorale allo stesso modo: senza Conte e Schlein. Un modo, sperano nel campo largo, per far passare il messaggio: anche qui ce la possiamo fare.