A Palazzo Madama

Il vertice Italia-Africa in Senato. Meloni: "L'Ue sostiene la strategia italiana"

"Un ponte per la crescita comune". La Conferenza promossa dal governo. "Una pagina nuova delle nostre relazioni. Da pari a pari, lontana da una concezione predatoria o anche caritatevole", ha detto la premier

 

"Ringrazio il presidente Mattarella che ieri ha ribadito come sia strategica la collaborazione tra Italia e Africa, inoltre la presenza dei vertici europei conferma il sostegno dell’Europa alla strategia italiana". Giorgia Meloni ha aperto questa mattina i lavori di "Italia-Africa. Un ponte per la crescita comune", il vertice promosso dal governo italiano per rilanciare le strategie di cooperazione tra il nostro paese e il continente africano.
 
L'Italia, ha spiegato Meloni, intende rafforzare il suo impegno in Africa, nell'ambito del Piano Mattei - "Non una scatola chiusa, ma un piano aperto alla condivisione". Dall'altra parte la premier ha confermato l'intenzione di fare dell'Italia, attraverso il rapporto con i paesi africani, l'hub energetico dell'Europa. L'obiettivo è "mettere insieme due esigenze: quella africana di sviluppare questa produzione e generare ricchezza quella europea di garantirsi nuove rotte di fornitura energetica". Il Piano potrà contare su "una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie, dei quali circa 3 miliardi provengono dal Fondo italiano per il clima e circa 2,5 miliardi dalle risorse della cooperazione allo sviluppo", ha spiegato la premier. Ma per realizzare un progetto di questa portata sarà necessario "il coinvolgimento di tutto il sistema-Paese nel suo complesso, a partire dalla cooperazione allo sviluppo e dal settore privato che è fondamentale nella nostra strategia", ha aggiunto Meloni. 

   

 

Oggi parte una "pagina nuova nelle nostre relazioni",  pensiamo a una "collaborazione da pari a pari, lontana da una concezione predatoria o anche caritatevole. 'Italia-Africa un ponte per crescere assieme, recita il titolo di questo evento - ha detto ancora la premier - un ponte che noi italiani possiamo costruire senza partire non da zero, un ponte che Enrico Mattei seppe immaginare".

Al centro del summit anche la gestione dei flussi migratori. "Bisogna garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare e a recidere le proprie radici in cerca di una vita migliore, che è sempre più difficile da raggiungere in Europa", ha dichiarato Meloni, che per questo motivo intende "combattere una guerra contro gli scafisti e allo stesso tempo offrire alternative in Africa, con la formazione, il lavoro e percorsi di migrazione legale". Sul tema è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, per ribadire che “favorendo la creazione di lavoro in Africa daremo un colpo decisivo ai trafficanti di esseri umani, che sono i nostri comuni nemici”.

 

 

 Il vertice Italia-Africa è  una prova della "gestione illuminata verso una cooperazione franca e sincera, sulla base di interessi condivisi", ha poi dichiarato il presidente dell'Unione africana, Azali Assouman che nel suo intervento a Palazzo Madama non ha mancato di ringraziare il nostro paese per "il sostegno significativo che ci ha dato durante la crisi pandemica". L'Africa ripone "molte aspettative nella direzione italiana del G7", ha aggiunto Assouman.

A fargli eco il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Moussa Faki che però ha voluto puntualizzare: "Non siamo dei mendicanti. L'Africa vuole perorare un cambiamento di paradigma per un nuovo modello di partenariato, per aprire la strada verso un mondo più giusto e coerente e per costruire la pace attraverso la amicizia e non attraverso barriere. Questa è l'unica strada possibile”. Sul Piano Mattei "avremmo auspicato di essere consultati ma comunque siamo pronti a discutere i contorni e le modalità di attuazione", ha aggiunto Faki, perchè "è necessario passare dalle parole ai fatti".
 

 

"Sono grata all’Italia, per aver posto la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della sua presidenza del G7. Il nuovo piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership ed è complementare al nostro European Global Gateway, con i suoi 150 miliardi di euro di investimenti per l’Africa", ha detto Ursula von der Leyen.  "E’ un momento di intensa e rinnovata cooperazione tra Africa ed Europa. Perché i nostri interessi sono allineati più che mai", ha aggiunto la presidente della Commissione europea.  Una soddisfazione espressa anche dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. "Stiamo entrando in una nuova era di interdipendenza internazionale, in cui la cooperazione non è mai stata così importante. Sono orgogliosa che l'Europa e l'Africa siano amici e alleati da molti anni e che la nostra cooperazione abbia già prodotto risultati tangibili". Per la presidente è possibile "crescere insieme, in modo sostenibile, non a spese l'uno dell'altro. L'Europa ha un problema di approvvigionamento energetico e l'Africa ha il potenziale per essere un fornitore massiccio di energia rinnovabile e verde. Quando l'Africa prospera, l'Europa prospera e prospera anche il mondo", ha ribadito Metsola. Da palazzo Madama è intervenuto anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel per rivolgere il suo plauso al Piano Mattei "che si inserisce in modo ampio nello stesso tipo di paradigma, quello delle relazioni che l'Europa vuole costruire con l'Africa, in un'ottica di partner fra pari", ha dichiarato. "Dobbiamo costruirlo insieme, come una comunità che condivide un destino comune". 

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