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l'agenda

Draghi chiama a raccolta a Milano l'industria europea. E venerdì vede von der Leyen

Redazione

L'ex premier continua a lavorare al rapporto sulla competitività, mentre più di qualcuno ipotizza per lui un ruolo nella prossima legislatura europea. Domani il vertice con i grandi manager, da Vodafone a Eni

Continuano a scrivere che si gioca le sue carte come futuribile prossimo presidente del Consiglio europeo. Ma Mario Draghi da mesi è focalizzato su un obiettivo molto più contingente. E cioè, segnatamente, alla preparazione e alla scrittura del rapporto sulla competitività europea di cui l'ha incaricato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo scorso settembre. E' in questa cornice che iscrivono gli incontri che l'ex presidente del Consiglio terrà nelle prossime ore, prima a Milano e poi in Belgio

Nella giornata di mercoledì il già presidente della Banca centrale europea riceverà nel capoluogo meneghino, all'interno di una sede della Banca d'Italia, alcuni tra i principali manager europei, aderenti al consesso dell'European Roundtable for Industry. Tra questi i vertici di Vodafone, L'Oreal, Total, Mercedes e Bmw, ma anche alcuni dirigenti italiani tra cui spicca la figura di Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. Sarà l'occasione per raccogliere pareri, fare raffronti, perché uno dei risultati del testo redatto da Draghi dovrebbe essere avvicinare l'economia europea alle dinamiche che si stanno osservando negli Stati Uniti e in Cina. Almeno questo nelle intenzioni della von der Leyen.

E infatti sarà proprio la presidente della Commissione europea l'altro incontro nell'agenda di Draghi questa settimana. Venerdì parteciperà al seminario di inizio anno dei commissari europei che si terrà a Jodoigne, nel Brabante Vallone, in Belgio. L'ex premier italiano dovrebbe discutere con i membri della Commissione, in particolare quelli di competenza come la Concorrenza e gli Affari economici. L'idea è anche quella di far partecipare Draghi, da qui in avanti, ad alcuni summit europei. Il rapporto, in ogni caso, non sarà pronto prima delle elezioni europee. Anzi, l'obiettivo è pubblicarlo quando ci saranno già i nuovi vertici europei. A partire dalla prossima Commissione, che come sappiamo si formerà ed entrerà nelle funzioni non prima dell'autunno. Tempo utile per continuare a speculare su un ruolo più direttamente operativo per Draghi. Che per adesso, al di là degli incontri con i presidenti europei come quello con Emmanuel Macron, continua a ripetere: sono stato assunto per fare un altro lavoro. Fatemelo portare a termine. 

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