a castel sant'angelo

Salvini gela la maggioranza: “Il Mes è inutile e dannoso”. Poi ammette: “La mia vita da secondo mi piace”

Simone Canettieri

Il segretario della Lega sul palco di Atreju dopo Tajani e prima di Meloni: "Con questa segretaria del Pd siamo condannati a governare per vent'anni"

La domenica di Matteo Salvini inizia con i selfie tra le casette di Atreju con una leggera stoccata alla maggioranza, vedi Forza Italia, ma anche a Giorgia Meloni alle prese con le trattative europee su Patto di stabilità e Mes.  E’ accompagnato da Giovanni Donzelli. Poi si scatena al momento del punto stampa. Indovinate di cosa parla?“E’ inutile e dannoso. Vedremo se la Lega lo voterà quando arriverà in Parlamento”. Sul palco invece Salvini, che parla dopo Antonio Tajani e prima della padrona di casa, ritorna vecchia maniera: “Lunga vita a Elly Schlein, se l'alternativa è lei siamo condannati a governare per vent'anni. Il Papa, a cui faccio gli auguri di compleanno, cacci i mercanti dal tempio, come chi finanzia con i soldi dell’otto per mille le ong che sbarcano i migranti in Italia”. Salvini ammette che la sua vita da secondo gli piace se a guidare il convoglio è Giorgia Meloni. Ma allo stesso tempo, spiega e si dà forza, alle Europee parteciperà per vincere “altrimenti è da sfigati”.

Il vicepremier nel suo intervento ha attaccato il segretario della Cgil Maurizio Landini, spiegando le ragioni delle precettazioni delle ultime settimane. "Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è il diritto di un ministro, del governo, precettare perché non si blocchi il paese ogni settimana. Landini se ne farà una ragione. Il parere di Landini è una luce per me, quando ha detto che il codice degli appalti non va bene ho avuto la certezza che fosse ottimo. Lo ringrazio ci dice sempre quel che dobbiamo fare", ha detto trovando l'applauso della platea.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.