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Meloni alla Camera: "Sul Patto di stabilità la partita è ancora aperta"

La premier ha esposto i temi che saranno oggetto del prossimo Consiglio europeo: patto di stabilità, governance finanziaria, politica internazionale e gestione dei flussi migratori: "L'Italia si presenterà con le carte in regola"

Redazione

"Il prossimo Consiglio europeo verterà sull'invasione dell'Ucraina, la crisi in Medio Oriente e il bilancio pluriennale dell'Ue a partire dalla riforma del Patto di Stabilità". Così Giorgia Meloni alla Camera mentre riferisce sul prossimo vertice tra i 27 in programma il prossimo 14 e 15 dicembre. "Il Consiglio europeo di metà dicembre arriva al termine di un anno complesso che ha visto l'Ue affrontare sfide e minacce esterne che ne hanno condizionato l'agenda", ha detto la premier. Domani per le 9.30 è prevista una sua audizione anche in Senato.

 

Riforme sulla governance finanziaria

Sul Patto di stabilità Meloni spiega che: "Se la partita su questo tema non è ancora chiusa è perché la posizione del governo italiano è sostenuta da una politica di bilancio serio e dalla figura del nostro ministro dell'Economia Giancarlo GiorgettiL'Italia, al netto di una misura come il Superbonus che ha pesato sulle casse pubbliche, è una nazione virtuosa: lo conferma l'avanzo primario che ha registrato un incremento dagli anni '90 a oggi, lo testimonia il nostro sistema pensionistico, fra i più equilibrati in Europa. Il tutto accompagnato da dati macroeconomici soddisfacenti e da un mercato del lavoro che sta risultando record, e da una Borsa che nel 2023 sta facendo registrare la migliore performance d'Europa. Già oggi in attesa dell'auspicata conclusione positiva dei negoziati, possiamo dire che per la prima volta un punto è stato riconosciuto da tutti i partner europei. Non possiamo non esprimere soddisfazione per il fatto che la traiettoria deficit-Pil dovrà tenere conto degli interessi maturati sul debito dagli investimenti sulla transizione ecologica, digitale e sulla difesa. Grazie all'Italia si afferma un principio di coerenza fra le politiche di bilancio e le regole che devono stabilire quelle politiche", ha detto la premier. 

 

Collaterale al Patto la premier ha anche parlato di Pnrr, in agenda tra i temi del vertice: "Grazie al ministro Raffaele Fitto abbiamo registrato risultati straordinario sulla rimodulazione del Pnrr che oggi vengono riconosciuti" ha detto in aula. "Ricordo – continua la premier – quando in campagna elettorale la nostra volontà di intervenire su un piano nato da un quadro economico diverso veniva bollata come scelta irresponsabile. Con tenacia e perseveranza abbiamo dimostrato non solo che si poteva fare, ma anche che si doveva fare". La revisione del Pnrr "non è solo una questione di investimenti ma anche di sette riforme: da quella sulle rinnovabili a quella sulla politica di coesione. Devo ringraziare tutto il governo per aver liberato risorse importanti per riforme strutturali e dedicate alla crescita", ha detto la premier.

 

La politica internazionale

Il resto del vertice sarà concentrato per la valutazione delle richieste di adesione da parte di Ucraina, Moldova e Bosinia, così come per il riconoscimento di stato candidato della Giordania. "L'Italia sostiene la raccomandazione della Commissione europea per aprire i negoziati con l'Ucraina e la Moldova. Per entrambi paesi rimangono delle misure da attuare prima della apertura dei negoziati su cui la Commissione sarà chiamata a riferire dal prossimo marzo", ha detto, secondo cui è garantito anche il sostegno "al riconoscimento dello status di candidato alla Georgia". Tuttavia "l'allargamento dell'Ue porta nuove sfide cui bisognerà saper rispondere: servirà un percorso di riforma per accogliere i nuovi membri. In particolare quelli con maggior peso demografico ed economico. Un'Unione cosi' ampia deve concentrare il suo lavoro sui grandi temi sui quali i Paesi non possono operare da soli" dice Meloni. Sull'Ucraina è poi "necessario continuare a opporci all'invasione russa in quanto rappresenta una difesa della nostra democrazia". Per questa ragione, continua la premier: "Noi siamo e resteremo al fianco dell'Ucraina e sarà una delle priorità della presidenza italiana del G7. Non dobbiamo perdere l'obiettivo della pace, ma anzi dobbiamo continuare ad affrontare le conseguenze globali del conflitto". 

"La propaganda russa cerca di raccontare un fallimento della controffensiva ucraina ma Kyiv ha già vinto questa guerra impedendo l'invasione e grazie al sostegno dei liberi popoli occidentali" continua la premier. "Secondo alcuni sarebbe stato meglio seguire i consigli di chi diceva che Kyiv non avrebbe dovuto essere sostenuta: questa è propaganda, la realtà dice ben altro: la Russia è riuscita a invadere solo l'11 per cento del territorio ucraino e non riesce a controllare neanche le quattro regioni che dice di aver annesso. Per questo noi oggi continuiamo a parlare di sostegno" ha detto Meloni. 

Meloni ha anche aggiornato sulla guerra in Medio oriente spiegando come l'Italia abbia stanziato 10 milioni di euro per aiutare le Nazioni Unite e la Croce Rossa a sostegno dei civili palestinesi: "Lo scorso 30 novembre ho accompagnato un gruppo di medici dell'ospedale Gaslini e dell'ospedale Bambino Gesù", ha ricordato la premier, sottolineando anche l'aiuto inviato attraverso la Nave Vulcano, con a bordo viveri e sostegno medico per le popolazioni in difficoltà. Sulla situazione a Gaza è "prioritario che l'Autorità nazionale palestinese non si indebolisca" ha detto la premier: "Per fermare Hamas è necessario perseguire per la soluzione dei due Stati. L'Europa può e deve svolgere un ruolo da protagonista in questo campo" ha detto Meloni. La presidente del Consiglio ha ribadito il posizionamento del governo: "Ribadiamo anche oggi la ferma condanna per gli attacchi terroristici di Hamas e diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale. Avevamo accolto con grande sollievo il temporaneo cessate il fuoco che ha consentito il rilascio di 105 civili e continuiamo a sostenere ogni azione possibile affinché ogni ostaggio nelle mani di Hamas venga rilasciato", ha aggiunto. Resta "fondamentale inviare messaggi distensivi e spingere per un approccio responsabili che non alimenti il conflitto in una regione strategica per l'Italia e l'Ue".

 

I migranti e l'accordo con l'Albania

Infine, una parentesi legata alla questine dei migranti e l'accordo con il primo ministro Edi Rama: "Continuiamo a sostenere la Commissione europea nell'attuazione del memorandum con la Tunisia sui migranti, ma anche ad aprirne di nuovi come quello annunciato con l'Egitto" spiega Meloni. "Dobbiamo arrivare a gestire l'immigrazione, invece che subirla. È un fenomeno che va controllato. Un'accoglienza ordinata è anche efficace e dignitosa ed evita il traffico di esseri umani". Per questo motivo, la premier ha rivendicato l'accordo con l'Albania per l'aiuto nella gestione dei migranti: "Quello fra i due paesi è un importante accordo che servirà a segnare un nuovo approccio nella lotta al traffico dei migranti. Dispiace che molte delle voci stonate siano arrivate soprattutto dall'Italia con paventate richieste di espulsione da parte del partito dei Socialisti europei, poi subito ritirate. Evidentemente per alcuni italiani di sinistra aiutare l'Italia è una colpa", ha detto Meloni. "Noi abbiamo molto apprezzato che l'Albania, il cui governo è impegnato nel percorso di adesione all'Ue, abbia deciso di agire, nonostante non sia ancora ufficialmente parte di questa grande famiglia", ha spiegato Meloni. A chi "vuole distruggere" dico che "noi vogliamo continuare a costruire e gli italiani se ne accorgeranno".

Sui grandi temi che saranno oggetto di discussione da parte dei 27 Meloni ha spiegato di aspettarsi "decisioni coraggiose" e all'altezza dei tempi: "Sarà un Consiglio importante e allo stesso tempo non privo di criticità. Un Consiglio nel quale più che una serie di provvedimenti concreti mi aspetto decisioni coraggiose, all'altezza del tempo difficile in cui ci è dato di governare" ha detto. "L'Italia, come sempre – conclude Meloni – farà sentire la sua voce con spirito costruttivo, soluzioni pragmatiche, forte della credibilità e dell'autorevolezza che in quest'anno di proficuo e intenso lavoro condotto a testa alta ha saputo guadagnarsi in Europa".

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