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Il Pd rincorre Conte sulla questione morale: "Da Meloni due pesi e due misure"
In un'intervista la responsabile Giustizia dem Debora Serracchiani sottoscrive l'appello del leader del M5s: "Lo stato si governa con disciplina e onore. Se l'onore cade si deve andar via"
"Lo Stato si governa con disciplina e onore. Se l'onore cade si deve andar via". Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico, in un'intervista a Repubblica, commentando l'appello lanciato ieri da Giuseppe Conte nel quale chiede le dimissioni dei soggetti più "problematici" del governo Meloni. La deputata si accoda alla lettera inviata al quotidiano dal leader del Movimento 5 Stelle e ribadisce come la premier stia utilizzando una "doppia morale" per quanto riguarda l'esecutivo. Dopo il testo inviato dall'ex presidente del Consiglio, il Pd che fa? Le si chiede. "Noi abbiamo già presentato atti in Parlamento e assunto posizioni nette. E non è una questione solo etica, ma politica e istituzionale. Riguarda l'adeguatezza della persona a svolgere un ruolo che richiede requisiti e comportamenti tali da non intaccare l'autorevolezza e la credibilità delle istituzioni" risponde Serracchiani.
"Lascia stupefatti la posizione della premier. Di fronte ai 'suoi' applica due pesi e due misure che a parole contrastava" continua la deputata, ricordando come quando era all'opposizione per casi come quelli che stanno coinvolgendo i suoi collaboratori lei abbia più volte chiesto le dimissioni. "Questo governo – incalza la dem – pare avere come unica prospettiva l'occupazione dei posti e l'esercizio arrogante del potere. Che non riguarda solo i comportamenti, ma il modo stesso con cui governano". Per questo viene da chiedersi se dunque il Partito Democratico voglia far fronte comune con i 5 Stelle, senza che prevalgano le solite differenze. Ma a questa domanda Serracchiani risponde in maniera vaga, confermando solo come abbiano già "presentato la mozione di censura e insieme alle altre opposizioni condanniamo le vicende opache e inopportune che riguardano i membri del governo".
Alla deputata è poi ricordato che il partito, di recente, ha rimproverato quelli del Movimento per aver trattato con il governo qualche poltrona, come quella per il Garante dei detenuti. E su questa questione la dem chiarisce: "Non facciamo patti con nessuno e siamo stati coerenti nel votare contro i nomi proposti". Serracchiani poi chiude l'intervista tornando alla richiesta di dimissioni di Conte e spiegando come, secondo lei, "ci si deve dimettere per la natura dei comportamenti che si assumono quando si ricopre un ruolo pubblico". Il riferimento è a Guido Crosetto e alle sue dichiarazioni contro la magistratura: "Crosetto, che parla da ministro della Difesa e non da comune cittadino, dovrebbe essere il primo a pretendere trasparenza e moralità. Evidentemente non li ritiene requisiti essenziali per governare e rappresentare con 'disciplina e onore' il paese. Questi i ministri, prima di cambiare la Costituzione, forse dovrebbero leggerla".