Il punto

Oggi il voto per Expo 2030: Roma teme il terzo posto. Urso a Riad per i fondi sauditi

Gianluca De Rosa

A Bie il voto dei 182 delegati. Roma sfida Riad e Busan. Meloni non c'è, ma invierà un videomessaggio. Israele cambia idea:  voterà la capitale italiana

E’ il giorno decisivo. Questo pomeriggio l’Assemblea generale del Bureau International des Expositions voterà quale città tra Roma, la saudita Riad e la coreana Busan ospiterà l’esposizione universale del 2030. Ore frenetiche prima di un verdetto che rischia di avere il sapore di una débâcle. L’Italia punta al secondo posto, con la speranza di ribaltare la partita al ballottaggio, ma teme di arrivare terza. I delegati sono 182, uno per stato, il voto è segreto. Al primo turno si vince con i due terzi delle preferenze (120). Se nessuno ci arriva (ed è molto probabile), al ballottaggio se la vedono le due città più votate.

Come già raccontato dal Foglio Giorgia Meloni non  sarà a Parigi. Al suo posto dovrebbe andare la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi. Una scelta che sa di resa. Per mostrare però che il governo ci mette almeno virtualmente la faccia,  Meloni invierà al Bie un videomessaggio. Ieri  intanto a far storcere il naso a chi si sta battendo per la candidatura di Roma ci ha pensato il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso. Mentre a Parigi i nostri ambasciatori davano la caccia all’ultimo voto disponibile, a Riad, la favorita per la vittoria, Urso incontrava i vertici del Pubblic investment fund saudita. Un meeting per attrarre in Italia gli investimenti arabi in  settori come quello energetico, dei veicoli elettrici, immobiliare, sport e lusso con una tempistica non fortunatissima. Alla riunione con il ministro c’erano anche i manager di diverse  aziende del nostro paese. Non un bel viatico il giorno prima del voto. Nei scorsi giorni era arrivata la notizia che anche stati che negli ultimi mesi hanno firmato accordi molto celebrati dal governo, come Tunisia e Albania, non voteranno per Roma. Insomma, il governo nelle ultime settimane è apparso fiacco in questa sfida. Anche il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca, che ieri era insieme alla premier Meloni per firmare un accordo, non sarà oggi a Parigi. Al suo posto la vice Roberta Angelilli. Solo il comune di Roma sarà rappresentato dal suo massimo vertice, e cioè dal sindaco Pd Roberto Gualtieri, affascinato chissà dall’estrema vicinanza tra la sede del Bie  e uno dei termovalorzzatori della capitale francese. In caso di sconfitta potrà dire ai romani: “Vedete i francesi lo mettono un impianto così  vicino alla sede di una così importante istituzione”. 


Una notizia interessante – più che per Expo per il messaggio geopolitico che contiene – arriva dal Medio oriente. Israele ha annunciato ieri di aver cambiato idea: questo pomeriggio non voterà più Riad, ma Roma. La città saudita rimane comunque la favorita, forte di un investimento di oltre 8 miliardi a supporto della  candidatura stanziati dal principe ereditario e primo ministro Mohammad Bin Salman che sogna di celebrare così la sua Vision 2030. Sui grandi eventi i petrodollari del Golfo negli ultimi anni hanno ottenuto grandi successi: l’Expo 2020 di Dubai, i mondiali di calcio 2022 in Qatar, quelli del 2034  proprio in Arabia Saudita. Roma, con diversi voti di scarto da Riad, è, da pallottoliere ufficioso,  seconda, ma la Corea  ha accelerato al massimo per tentare il sorpasso e  mandare Busan al ballottaggio. Da giovedì a sabato il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol è stato a Parigi. Ha festeggiato da qui venerdì la festa nazionale del paese. A una cena insieme ai vertici dell’industria tecnologica coreana – da Samsung a Lg e Hyundai – ha invitato anche diversi delegati del Bie. Per l’evento di oggi sarà a Parigi anche l’ex segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon. Insomma, i coreani hanno mobilitato tutte le loro energie diplomatiche e industriali per cercare di sorpassare Roma e sfidare Riad al ballottaggio.

La presentazione dei dossier delle tre città inizerà alle 13.30. Ciascun paese ha a disposizione venti minuti per la presentazione della candidatura da sceneggiare a piacimento. L’Italia ha annunciato tre volti femminili – Bebe Vio, Sabrina Impacciatore e Trudy Stiler  – e ci sarà probabilmente anche un video del neo campione del tennis in Coppa Davis Jannik Sinner. 

 

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