(foto Ansa)

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Nel Pd crescono gli imbarazzi per Corona (e i cachet) nel programma di Lady Boccia

Luca Roberto

De Girolamo ospita il paparazzo sulla cresta dell'onda per il caso calcioscommesse. Nei dem serpeggia malumore: "Linea editoriale e programmi molto discutibili". Ma si evitano critiche dirette per non indispettire il capogruppo Boccia

Dicono “Fabrizio Corona in Rai è inaccettabile”, lo ripetono anche al Foglio, ma quando devono fare il passo ulteriore, criticare frontalmente l’ultima che l’ha chiamato in tv, ovvero Nunzia De Girolamo, i parlamentari del Pd in commissione di Vigilanza glissano. Si rifugiano dietro al “ne parleremo al nostro interno, capiremo il da farsi”, si avvitano in equilibrismi.

Ieri è andata in onda su Rai Tre la puntata di Avanti Popolo, condotta dalla ex parlamentare del Popolo delle Libertà, in cui era ospite il paparazzo che sta propalando informazioni coperte da segreto istruttorio sul calcio scommesse, anticipando l’inchiesta portata avanti dalla procura di Torino e che anche per il rischio fuga di notizie ha fatto sì che ufficiali di polizia si presentassero direttamente a Coverciano, nel ritiro della Nazionale, per notificare avvisi di garanzia. Ha senso affidarsi a un personaggio del genere, che anche ieri pubblicava su Instagram delle stories in compagnia della stessa De Girolamo e il team di “Dillinger News”, il suo sito scandalistico? “E’ una cosa che non sta né in cielo né in terra. Questa sì, fonte d’imbarazzo, ma per il paese intero, visto quello che stanno scrivendo all’estero”, dice il deputato del Pd Vinicio Giuseppe Guido Peluffo, uno dei sette esponenti dem in commissione di Vigilanza sulla Rai. Che prima si mostra sicuro sull’interrogazione a suo dire presentata dal Pd, poi fa dietrofront: “No, scusi, era sul canone. Ma ne discuteremo”. Un po’ quello che ci dice anche la senatrice Anna Maria Furlan, pure lei membro della commissione di stanza a Palazzo San Macuto. “Corona in Rai porta a tutta una serie di riflessioni sulla linea editoriale della Rai, che è francamente discutibile”, dice. Ma non potevate anticipare voi il deputato di Alleanza Verdi-sinistra Angelo Bonelli - che ha depositato un’interrogazione chiedendo se fosse opportuna l’ospitata di ieri -, e intestarvi questa lotta, che riguarda in ultima analisi un programma in onda su Rai Tre? “Preferiamo aspettare come risponderanno a quell’interrogazione. Io quel programmo non lo conosco neppure, non lo vedo”. Un modo, evidentemente, per prendere tempo. Visto che, ma potrebbe anche essere solo una casualità, Nunzia De Girolamo altro non è che la compagna di Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd. Con tanto di intervista tra coniugi andata in onda nella prima puntata stagionale del nuovo programma, la scorsa settimana.

L’onorevole Nico Stumpo è rimasto un po’ fuori dalla discussione in Vigilanza, ma una cosa vuole dirla: “Il servizio pubblico non può pensare di alzare lo share di qualche punto pagando dei millantatori di professione”. Ed ecco la stoccata: “Forse si farebbe bene a pensare a ben altre trasmissioni”. Una considerazione che emerge anche dalle parole della deputata ravennate Ouidad Bakkali, anche lei in Vigilanza, secondo cui “dobbiamo provare a ragionare anche sulla qualità e sulla proposta della Rai, perché l’audience e gli ascolti sono in caduta libera. Non credo che investire sulle ospitate di Fabrizio Corona porti a qualcosa di buono”. E allora perché, facciamo notare, non avete proposto voi l’interrogazione? Perché abbiamo fatto fatica a leggere dichiarazioni dei vertici del Pd sui grassi cachet, oltre 30mila euro a puntata, concessi a Corona anche su Rai Tre? “Ma non credo che in nessuno dei dossier che abbiamo affrontato in Vigilanza si possa dire che abbiamo mostrato imbarazzi. Nei prossimi giorni apriremo una discussione all’interno del gruppo per capire meglio”.

 

Tempi di risposta, del resto, molto in sintonia con la segreteria Schlein, che si accorse dell’emergenza alluvione solo a distanza di giorni, e che sta ancora pianificando la visita a Caivano, il cui comune nel frattempo è stato sciolto. Ma soprattutto, dimostra di non aver chiaro che partita vuole giocare sulla Rai. Visto che ufficialmente la delega in segreteria è stata assegnata a Sandro Ruotolo. Ma l’uomo più interessato alla tv pubblica tra i fedelissimi di Elly è proprio Boccia, il che forse sconsiglia qualsiasi critica nei confronti di un programma che comunque, già di suo, è sprofondato negli ascolti (nonostante l’intervista di coppia della scorsa settimana).

Avremmo voluto chiedere cosa intende fare il Pd non solo sul caso specifico, ma il capogruppo in commissione di Vigilanza Stefano Graziano, il più informato sulle discussioni interne, anche lui vicino a Boccia, non ha mai risposto alle nostre svariate chiamate e ai nostri messaggi. Anche questo, forse, è solo un caso.