A Granada

Meloni: "L'accordo sui migranti dimostra che non siamo isolati". E incontra Zelensky

"L'Europa si muove su una linea più pragmatica", ha detto la premier arrivando al vertice della Comunità politica europea. Domani incontrerà Scholz dopo le polemiche sulle ong. In Spagna anche il presidente ucraino

Redazione

"Sono soddisfatta di un testo che va incontro alle esigenze italiane e che dimostra che siamo tutt'altro che isolati sul tema delle migrazioni", dice Giorgia Meloni alla vigilia del Consiglio europeo informale di Granada e all'indomani dell'accordo trovato in sede europea, frutto in particor modo di un compromesso tra Italia e Germania. La premier ha incontrato i giornalisti prima dell'inizio dei lavori della Comunità politica europea, che riunisce una cinquantina di leader del continente e che precede il Consiglio informale. A chi le chiedeva dell'Ucraina Meloni non ha risposto, evitando di commentare la cautela chiesta dal ministro della Difesa nell'invio di altre armi a Kyiv. Il tema degli aiuti militari è stato però discusso con Volodymyr Zelensky, come si legge in un tweet del presidente ucraino, "comprese le modalità per rafforzare la nostra difesa aerea". La premier ha invece fatto sapere di aver ribadito il sostegno italiano "per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta". 

Sui migranti, tema al centro dell'agenda di Granada, Meloni ha detto che "la percezione e gli intenti dell'Europa stanno evolvendo verso linea più pragmatica di legalità, che vuole fermare i trafficanti, fermare la migrazione illegale e gestire quella legale, che è l'unico modo per dare una vita dignitosa alle persone". La premier ha poi aggiunto di avere in programma un bilaterale con il cancelliere tedesco Olaf Scholz domani: "Sarà un'occasione per ragionare su come fare passi in avanti sulla dimensione esterna soprattutto". Sul tema la premier dice che l'Ue "deve correre di più. E' un'interlocuzione molto complessa, c'è un lavoro complesso da parte della Commissione Ue, i tempi sono qualcosa su cui bisogna lavorare perchè il resto si muove molto velocemente". 

 

"Sul Patto per le migrazioni e l'asilo abbiamo dato voto favorevole perchè è decisamente migliore rispetto alle regole precedenti, ma la proposta italiana non è continuare a parlare di come redistribuiamo o distribuiamo persone che illegalmente entrano in Europa, la proposta italiana è fermare chi entra illegalmente ed è anche l'unica che può mettere tutti d'accordo", ha proseguito Meloni, aggiungendo che "l'Italia vuole che ci sia un approccio non paternalista" per l'Africa "ma abbiamo bisogno di un'Europa che ci creda nel suo complesso".


Un ultimo passaggio è stato dedicato alla Tunisia. "Credo che Saied, con cui ho un buon rapporto, abbia parlato innanzitutto alla sua opinione pubblica, quello che ha detto lo comprendo. Hanno un problema che non è diverso dal nostro, c'è una immigrazione illegale anche da loro", ha concluso la premier.

 

 

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