i dem e l'immigrazione

Il Pd contro il rifinanziamento alla guardia costiera libica

Gianluca De Rosa

Schlein rinnega la linea Minniti: “È una missione da sopprimere”. Già Letta lo scorso anno aveva votato contro (e quest'anno lo stanziamento è molto più basso). Il voto sulle missioni all'estero nelle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera

I parlamentari del Pd questa mattina hanno votato per cancellare il supporto finanziario italiano alla guardia costiera libica. Durante la seduta delle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera dei deputati, dove si discuteva lo schema di Dpcm per il finanziamento delle missioni italiane all’estero, i deputati dem hanno presentato un emendamento (che è stato bocciato dalla maggioranza) per definanziare la missione di supporto a Tripoli. “È una missione da sopprimere”, ha commentato con una nota la segreteria dem Elly Schlein. Prima di aggiungere: “Ancora una volta la maggioranza, bocciando la nostra proposta di soppressione, ha dimostrato di non voler vedere la realtà e si è ostinata ad andare avanti con la sua consueta assenza di una politica migratoria seria e degna di un Paese civile”. 

Schlein dunque rinnega la linea dell’ultimo ministro dell’interno del Pd, Marco Minniti, che per primo volle quegli accordi (insieme all’allora ministro della Giustizia Andre Orlando).

Il cambio di linea del partito tuttavia non è una novità. Già lo scorso a luglio, quando il Pd era ancora al governo e il Nazareno lo guidava Enrico Letta, i deputati dem, sempre durante il voto dello schema di finanziamento alle missioni internazionali nelle commissioni riunite Esteri e Difesa di Montecitorio, votarono contro il rifinanziamento della guardia costiera libica. Quasi 12 milioni (via Mef) per il controllo dei confini e 23 milioni per assistenza e supporto alla Libia (via ministero della Difesa). La prima forma di finanziamento sarà azzerata per il 2023, mentre la seconda varrà 17 milioni, portando a 40 il totale nel biennio. 

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