(foto Ansa)

dopo il salone

Con Schlein Meloni ha trovato l'opposizione perfetta

Salvatore Merlo

Dopo tre mesi adesso è chiaro perché la premier tifava per l'ex vicepresidente dell'Emilia-Romagna come nuovo segretario del Pd. Politica zero e raglio antifascista

Ella, anzi Elly, era la malinconia e il rammarico di Giorgia: “Peccato che non vinca la Schlein” scriveva Meloni a un amico giusto il 25 febbraio. E invece, il giorno dopo: Miracolo! Sorpresa. Evviva. Ella, anzi Elly, diventava segretario del Pd. E da allora in poi, non si può dire che le cose non siano andate a meraviglia. Per Meloni, s’intende. D’altra parte dove la trovi un’opposizione che invece di andare a guardare i pasticci che si combinano al governo, s’impanca in un dibattito surreale sull’opportunità o meno di far parlare Eugenia Roccella alla presentazione del suo libro al Salone di Torino?

E dove la trovi un’altra opposizione che non si accorge del caos sulla riforma fiscale, che non riesce a cavalcare i dissidi nella maggioranza tra FdI e Lega sull’autonomia differenziata, che non vede nemmeno il probabile pateracchio di un “fondo Sovrano”, quello promosso da Adolfo Urso, che anziché essere caricato di miliardi per aiutare le imprese migliori pare sia stato inventato per dare soldi pubblici alle imprese fallite? Addirittura, adesso, sul Pnrr il Pd è riuscito, in pratica,  a dare pure ragione a Raffaele Fitto quando dice che il Pnrr va rinegoziato con la Commissione europea. Schlein infatti ha proposto di usare il Pnrr per l’emergenza alluvioni. Cosa che, come tutti sanno, non è possibile ma rafforza l’idea di Fitto che si possa fare. Dove la trovi?

Sul fascismo, per carità, invece siamo messi a posto.Questa è la grande urgenza del paese. Nonché il vero fermento del Pd. Qua sì che siamo sulla garitta. Vigili. Persino Repubblica e Stampa sembrano scritti da ex confinati o da ex condannati del tribunale speciale di mussoliniana memoria. E il Nazareno è il nostro Cln.  Insomma qui si va alla grande. E’, semmai, un pochino sul resto che il Partito democratico ricorda l’Ulisse ignaro come descritto da Pascoli: “… ma non già l’udiva / tuffato il cuore d’Odisseo nel sonno”. Ecco, questa Schlein, tuffata nel sonno anfifascista, supera qualsiasi speranza Giorgia Meloni potesse mai coltivare a proposito di un’opposizione demenziale. Dove la trovi?

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  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.