(foto Ansa)

imbarazzo dem

FdI sulla prescrizione chiede di tornare alla legge Orlando. Ma il Pd: teniamo la Cartabia

Redazione

I meloniani presentano una proposta di legge per cancellare gli effetti della Bonafede. Esulta il Terzo polo. Partito democratico spiazzato: "Una riforma ogni due anni genera il caos"

Non sanno bene come comportarsi, quale linea sposare. Nel Pd s'interrogano sul da farsi. Spiazzati dalla maggioranza sul tema prescrizione adesso sono lì che si arrovellano: "Che facciamo?". La notizia è che ieri Fratelli d'Italia ha presentato in commissione Giustizia alla Camera un disegno di legge per rivedere la riforma della prescrizione. In sostanza bocciando gli effetti della legge Bonafede e tornando ai dettami della riforma Orlando, che prende il nome dell'ex ministro del Pd. Una grande apertura sul tema nei confronti dei dem, che hanno sempre denunciato le storture della Bonafede, solo in parte modificate con l'applicazione della riforma Cartabia.

 

"Credo che ci sia un consenso ampio nel riflettere sulla prescrizione. C’era già una proposta dell’opposizione, quella Costa. Abbiamo presentato la nostra. Poi su dettagli e soluzioni nel merito discuteremo con tutti. E penso che sarà oggetto anche di un intervento più complessivo da parte del governo", ha detto il presidente della commissione Giustizia alla Camera, Ciro Maschio, esponente del partito meloniano. Il riferimento al testo del Terzo polo non è casuale, perché proprio i centristi sono stati tra i più entusiasti apprendendo la presentazione del ddl. "E' un'occasione importante", ha detto lo stesso Enrico Costa che segue da vicino il dossier sulla prescrizione. E che a dicembre, nelle pieghe del decreto Rave, riuscì a farsi approvare dalla maggioranza un ordine del giorno che impegnava il governo a rivedere i meccanismi per la improcedibilità e l'estinzione del reato.

 

I Cinque stelle, invece, hanno già fatto sapere di essere contrari al ritorno alla legge Orlando. Ed è proprio nel mezzo del guado tra chi è favorevole e chi pensa che la prescrizione non dovrebbe essere toccata che si trova adesso il Pd. La posizione se non imbarazzata quanto meno attendista l'hanno fotografata bene le parole del senatore Walter Verini rilasciate al Corriere della Sera. "La riforma Orlando andava e va benissimo a noi, ma soprattutto alla giustizia italiana. Ora però forse l’obiettivo dovrebbe essere un altro: applicare la riforma Cartabia. E, fra un po' di tempo, dopo il necessario monitoraggio, fare i dovuti 'tagliandi'. Modificandola un po’, magari andando proprio nella direzione della legge Orlando". Questo perché, secondo l'ex tesoriere dem, "se si vuole utilizzare la scusa della prescrizione per eliminare la riforma Cartabia, ci troviamo a esporre gli uffici giudiziari, l’avvocatura e i cittadini al caos di una nuova riforma ogni due anni". Un discorso molto tecnico che però non tiene conto dei risvolti tutti politici. Perché se la proposta della maggioranza è tornare a una legge scritta dal Pd, come fa il Pd a opporsi e a dire che è meglio lasciare tutto così com'è?

Di più su questi argomenti: