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Bocciato Berlusconi su Zelensky, bocciato il Ppe sull'Italia

Claudio Cerasa

La scelta del Ppe di annullare un vertice a Napoli dopo le parole del Cav. sul presidente ucraino è una sciocchezza all'altezza di quelle dette dal leader di Forza Italia. Il centrodestra italiano, compresa Forza Italia, ha sempre sostenuto Kyiv

Al direttore - Hanno mollato Jacinda Ardern e Nicola Sturgeon sul fronte politico. Adesso, su quello economico, se ne va l’ad di YouTube, Susan Wojcicki. Le donne, dopo averlo voluto, non reggono il potere, si sente sussurrare. Che immensa fesseria. Che dovremmo dire di Thatcher, o Pelosi, o Iotti? Quella delle dimissioni è un’arte, fatta di tempi e modi. Stile, classe, eleganza, responsabilità. Sapere quando e come andarsene: per gli altri e per se stesse/i. E’, banalmente, una superiore intelligenza. Del mondo e della vita.

Luca Rigoni

   

A proposito di intelligenza politica. Come sapete, il Partito popolare europeo, il Ppe, ha scelto di annullare un vertice a Napoli dopo le parole di Berlusconi su Zelensky. La riunione dei Popolari a Napoli era programmata per giugno e, stando a fonti interne al Ppe, era prevista la partecipazione di Berlusconi, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Onestamente, mi sembra una sciocchezza all’altezza delle sciocchezze dette da Berlusconi sull’Ucraina. E’ vero, purtroppo, che quando Berlusconi parla di Ucraina è fuori controllo (caro Cav., come diceva Filippo Turati le libertà sono tutte solidali: non ne puoi offendere una senza offendere le altre, e nel caso dell’Ucraina non capire che la guerra di Zelensky è una guerra di resistenza, a difesa della libertà di un popolo, significa offendere una categoria della libertà). Ma è altrettanto vero che il centrodestra italiano più che sanzionato dovrebbe essere premiato dal Ppe, visto e considerando quanto sia importante che un partito leaderistico come Forza Italia continui a sostenere l’Ucraina nonostante le parole in libertà del Cav. E visto e considerato, tra l’altro, che due giorni fa gli europarlamentari italiani del Ppe hanno votato a favore di una risoluzione del Parlamento europeo in cui si chiede che gli stati dell’Unione europea debbano inviare armi all’Ucraina “per tutto il tempo necessario” e dove si prende “in seria considerazione” la possibilità che l’invio delle armi possa essere accompagnato anche dalla fornitura di aerei da combattimento, elicotteri e adeguati sistemi missilistici. Bocciato Berlusconi su Zelensky, bocciato il Ppe sull’Italia.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.