(foto Ansa)

Calenda e l'amarezza su Nordio: "Profonda delusione per il suo operato"

Francesco Bercic

Dopo averlo eletto a punto di riferimento terzopolista, ora il leader di Azione lascia trasparire tutta la sua disapprovazione su Twitter: "Peccato". Poi attacca la premier in un video: "Sei giustizialista o garantista?"

Ci avevano sperato tanto. Più volte erano arrivati dal Terzo polo segni di approvazione, se non di vero e proprio entusiasmo, nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Tanto che qualcuno presagiva addirittura una possibile operazione di raccordo fra parte della maggioranza di centrodestra e l'opposizione targata Calenda-Renzi. “Le parole di Nordio sulle intercettazioni sono completamente condivisibili”, scriveva su Twitter il leader di Azione, in un lontanissimo 6 dicembre 2022. Ma ancora due giorni fa, nel suo breve intervento al Senato, Matteo Renzi descriveva il Guardasigilli come “un galantuomo, liberale, eletto con FdI”. Un ministro da difendere dalle “due colonne di FdI, che dicono esattamente il contrario di quello che il ministro ha detto sino a oggi”, aveva aggiunto, riferendosi chiaramente alla coppia Donzelli-Delmastro.

 

Ora tutto è finito. Dopo i recenti sviluppi, la spinta conciliante sembra essersi esaurita: al suo posto è subentrata l'amarezza. Non c'è soltanto la presunta fuga di documenti riservati nel ministero di via Arenula; ciò che irrita di più il Terzo polo sembra essere la morbidezza con cui Carlo Nordio ha affrontato una questione così grave. “Il documento citato non rivela contenuti esposti a segreto governativo”: questo il commento pacato del Guardasigilli al "caso Donzelli". E così si arriva al tweet di Calenda di questa mattina, che suggella la fine di un amore tanto breve quanto intenso: “Non possiamo come Terzo polo che esprimere profonda delusione per l'operato di Carlo Nordio”. Le parole del capo di Azione sembrano annunciare il più classico dei benserviti: “Peccato”.

 

 

Poco dopo, con un video social, il leader del Terzo polo ha voluto spiegare e giustificare la sua indignazione con una domanda diretta alla premier: “Sei giustizialista o garantista?”, chiede con un'argomentazione che ricorda molto il discorso pronunciato da Renzi in Senato (“state con Nordio o con Donzelli?”), dopo l'informativa del Guardasigilli mercoledì scorso. “C'è un problema degli anarchici sullo stato? No, gli anarchici ce l'hanno sempre avuto un problema sullo stato, sei tu che hai un problema sull'idea dello stato”, aggiunge, rivolgendosi sempre a Meloni. E facendo il nome di Nordio un'unica volta. C'eravamo tanto amati.

Di più su questi argomenti: