la discussione in parlamento

Caso Delmastro-Donzelli, Nordio: "Ho chiesto verifiche, ma è la procura a indagare"

Il Guardasigilli riferisce alla Camera e al Senato sulla richiesta di revoca del 41-bis ad Alfredo Cospito. Sulle parole del deputato di FdI: "Tutti gli atti relativi al 41-bis sono per loro natura sensibili"

Le dichiarazioni di Giovanni Donzelli su Alfredo Cospito e i suoi incontri con boss mafiosi finiscono nelle mani di Carlo Nordio. È il ministro della Giustizia infatti che avrebbe dovuto fugare ogni dubbio sull'origine delle informazioni condivise da Donzelli ieri in Aula alla Camera, chiarendo l'eventuale ruolo di Andrea Delmastro Delle Vedove, il sottosegretario alla Giustizia che a Repubblica e al Fatto Quotidiano avrebbe confermato di essere la fonte di Donzelli. L'occasione è l'informativa urgente del ministro sul caso Cospito che si tiene questo pomeriggio alla Camera e al Senato.

Parlando alla Camera, Nordio ha ricosciuto che ieri da Donzelli "sono state citate informazioni che attengono al regime detentivo speciale" e che "tutti gli atti relativi al 41-bis sono per loro natura sensibili", per cui "ai fini della loro ostensione occorrono specifiche verifiche". Per capire di che tipo di atto si tratti, ha detto il ministro, "nella giornata di ieri ho chiesto al capo di gabinetto di ricostruire quanto avvenuto". Tuttavia, avendo appreso dai giornali "l'indagine aperta dalla procura di Roma per i reati di rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio", il ministro ha declinato ogni altro commento: "Si tratta di un elemento di novità di cui, per il doveroso rispetto del lavoro degli inquirenti, non possiamo non tenere conto". Stesse parole al Senato, dove il Guardasigilli ha aggiunto: "Non ci nasconderemo dietro alle indagini della procura". 

 

 

Il deputato di Fratelli d'Italia, Donzelli, ha rivelato ieri alla Camera di un incontro che Cospito ha avuto con Francesco Di Maio, del clan dei casalesi, il 12 gennaio 2023. Nel farlo ha fatto riferimento ad alcuni documenti che si trovano al ministero della Giustizia, senza specificare altro. Dell'incontro tra i due, Donzelli riferisce con precisione anche uno scambio di battute: "Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato", avrebbe detto Di Maio parlando dell'abolizione del 41-bis, mentre Cospito rispondeva: "Dev'essere una lotta contro il 41-bis".

Sull'origine di queste informazioni ha detto la sua il sottosegretario Delmastro. "Della saldatura fra mafia e terrorismo ne hanno parlato i giornali, non io con documenti riservati", ha spiegato ai microfoni di Tagadà su La7. L'esponente di Fdi ha ribadito che "i documenti citati da Donzelli non erano secretati". 

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