L'intervista

Fitto (FdI): “Salvini e Putin? Non commento. Ma la risoluzione sulle ingerenze russe andava votata”

Gianluca De Rosa

Dopo il voto favorevole di FdI al provvedimento del parlamento Europeo che cita anche l’accordo tra Carroccio e Russia Unita, l’esponente del partito di Meloni prova a ridimensionare. E ribadisce la posizione del suo partito: “Da noi da subito condanna netta all’invasione”

“Noi abbiamo votato la risoluzione perché riguarda un tema fondamentale: quello delle ingerenze straniere in alcuni paese europei. Lo abbiamo fatto nonostante alcuni passaggi fossero forzati, come quello sulla Lega, ma non potevano comunque per questo compromettere il voto su un provvedimento così importante”. Raffaele Fitto, presidente dei conservatori europei e uomo forte di Fratelli d’Italia a Bruxelles e a Strasburgo cerca di non infierire. Fratelli d’Italia ha votato a favore della risoluzione per mettere al bando le ingerenze straniere su paesi dell’Unione europea.

Nel documento si citavano alcuni accordi di cooperazione tra partiti di paesi Ue e il partito di Vladimir Putin, Russia Unita. Tra questi anche quello siglato dalla Lega che a Bruxelles si è astenuta.

 

Fitto, praticamente votando contro le ingerenze straniere in Europa avete condannato anche i legami tra il vostro principale alleato e il partito di Vladimir Putin…

Noi non siamo entrati nel merito della questione degli accordi tra Lega e di Russia Unita, abbiamo fatto una valutazione complessiva e ripeto il provvedimento non poteva non essere sostenuto perché l’impianto era assolutamente corretto, anche se non condividevamo alcuni passaggi e lo abbiamo evidenziato. Qualcuno ha forzato la mano, ma la risoluzione andava votata.

 

Intanto Salvini continua a non nominare Putin, a parlare sempre della necessità di accogliere e aiutare gli aggrediti senza mai citare gli aggressori, perché secondo lei?

Noi abbiamo una posizione netta e chiara sin dall’inizio di condanna dell’aggressione russa. Su quello che fanno gli altri non posso commentare, io mi occupo della nostra posizione che è limpida e in linea con quella del gruppo dei conservatori inglesi, del Likud israeliano e del partito repubblicano americano.

 

Anche voi però fino a poco tempo vedevate in Putin, cito Giorgia Meloni, un difensore “dei valori europei e dell’identità cristiana”, avete cambiato idea?

In passato ci sono state riflessioni di carattere più ampio e generale, ma oggi la nostra posizione di condanna chiara e netta è stata espressa dal primo minuto, senza tentennamenti. Non si può stare con chi a Mauripol ha bombardato un ospedale pediatrico. La nostra linea è quella. Come ha ripetuto Giorgia Meloni alcuni giorni fa a Orlando alla Conservative political action conference: l’alleanza atlantica per noi è un caposaldo e non è mai stata assolutamente in discussione.