Il caso

Salvini e la gaffe mondiale: "Non avevo chiesto un incontro al sindaco di Przemysl"

Redazione

Il leader della Lega prova a scagionare il suo staff: l'evento con il contestatore non era programmato. Domani il ritorno a Roma

Prima la figuraccia in mondovisione. E dopo sette ore dopo la nota  di Matteo Salvini: "Si precisa che, contrariamente a quanto sostenuto dal sindaco di Przemysl, nessun esponente della Lega l’aveva contattato per chiedere di essere ricevuto. L’incontro era stato proposto alla delegazione, che peraltro non aveva diffuso alcun programma né aveva allertato i giornalisti. Questa mattina, una volta sul posto e avvertito della presenza del sindaco, Salvini ha accettato l’invito a incontrarlo per educazione e garbo istituzionale". 

Il dado però ormai è tratto. E l'immagine del sindaco di una impronunciabile cittadina polacca che sbertuccia l'ex ministro dell'Interno ha fatto quello che la Bestia avrebbe chiamato il giro del web.  Ma ormai è troppo tardi. La trasferta polacca di Salvini passerà alla storia, in versione grottesca, come l'uscita di un leader in cerca di gloria, Che alla fine però ha rimediato un solenne sberleffo. E non è l'unico. O meglio: è la seconda volta che Salvini in trasferta rimedia una sonora figuraccia. Ma questa volta il sindaco polacco è stato definitivo.

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