Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

Verso il Campidoglio

A Roma i candidati sindaco sfuggono al confronto

Gianluca De Rosa

Da Raggi a Calenda, da Gualtieri a Michetti, il pretesto è sempre lo stesso: “Ragioni di agenda”. E se in piazza non si incontrano, sui social continuano invece a prendersi virtualmente “a mazzate”

Certo l’ultima volta non era finita benissimo. “Basta alla rissa non ci sto”, aveva sbuffato Enrico Michetti, allargando le braccia in un gesto eloquente, prima di prendere la via dell’uscita. E così da finire luglio alla Casa dell’Architettura, quando si è svolto il primo e unico confronto tra i principali candidati sindaco, Virginia Raggi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti non si sono più ritrovati l’uno davanti all’altro. Eppure le occasioni non mancherebbero. Nelle ultime settimane in tanti hanno provato a riunirli per contrapporsi sui principali problemi della Capitale. Uno sforzo nobile, ma, almeno fino ad oggi, inutile. Pochi giorni fa alla festa del Fatto quotidiano un confronto c’è stato, ma a due. Presenti Raggi e Gualtieri, ma al posto di Michetti e Calenda sulle sedie c’erano due cartonati con i loro volti. Entrambi avevano declinato l’invito. “Perché dovremmo partecipare a un confronto organizzato da un giornale che chiama Carlo Bombolo, cesso, water? Come pensano di essere un luogo neutrale?”, spiegano dallo staff del leader di Azione.

 

Ma non c’è solo il Fatto. Sono tante le realtà sociali e civiche della Capitale che hanno tentato l’impresa. Tutte invano. Già a luglio ci aveva provato il calcio sociale. “Meglio rinviare a settembre”, si disse. Poi non se n’è saputo più nulla. Il prossimo 11 settembre invece i quattro avrebbero dovuto essere ospiti degli Stati generali della rigenerazione urbana a palazzo Merulana, l’edificio sull’omonima via ancora oggi tra i troppi pochi esempi di rigenerazione in città. Gualtieri però avrebbe informato di non essere disponibile. “Ragioni di agenda”, spiegano dal suo staff. Risultato, niente da fare. Stesso discorso per quanto riguarda la rete Grab, associazione che si occupa di ciclabilità e, in particolare del progetto di un grande raccordo anualare per le biciclette. Era tutto organizzato per il 17 settembre, ma Michetti non ha mai risposto alla richiesta degli organizzatori. “Senza un candidato non ha senso fare l’incontro”, dicono. Anche in questo caso la spiegazione è sempre la stessa. “Ragioni di agenda”.

 

Chissà. Il risultato intanto è che a meno di un mese dal primo turno delle elezioni amministrative a Roma non è ancora previsto un confronto pubblico tra candidati che, se in piazza non si incontrano, sui social continuano invece a prendersi virtualmente “a mazzate”. La polemica di giornata riguarda i quartieri periferici. Raggi, alcuni giorni fa si è autoproclamata “sindaca delle periferie”, Gualtieri oggi l’ha accusata di andarci solo sotto campagna elettorale. La sindaca gli ha replicato prontamente via Twitter. “Non sanno neanche chi sei. Il Pd le ha dimenticate per decenni e ora hai il coraggio anche di parlare”, cinguettava questa mattina mentre l’ex ministro dell’Economia girava per San Basilio, la stessa borgata visitata qualche giorno prima proprio da Raggi con il presidente del M5s Giuseppe Conte.

La replica di Gualtieri è arrivata in versione video: una lunga sequenza di cittadini del quartiere che attaccano la Raggi per la passerella dei giorni scorsi e sottolineano i problemi del quartieri. Chiude Raggi con una foto in giacca e abiti invernali seduta su una panchina di San Basilio con due anziane: “Gualtieri si è permesso di dire che io non vado in periferia. A volte le immagini parlano più di mille parole”.