La conferenza

Draghi: "Paesi e Big Pharma uniti per portare i vaccini in tutto il mondo"

Il premier in conferenza stampa dopo il vertice sulla salute globale: "Questa dichiarazione di Roma fornisce gli strumenti per attrezzarci contro la prossima pandemia. Senza farsi prendere più dagli egoismi"

Finora è stato il vaccino dei ricchi (85 per cento delle dosi inoculate a livello mondiale), ma presto le cose cambieranno. "La forza dell'impegno che garantiamo oggi pone le condizioni necessarie per cambiare il quadro mondiale della campagna di immunizzazione", assicura Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Global Health Summit di Roma. "Non possiamo continuare a ignorare il resto del mondo, l'Italia stessa ha promesso 300 milioni di euro per il programma Covax. Altri in Europa doneranno ancora di più. Ci sarà piena cooperazione fra paesi, contando anche sull'appoggio delle case farmaceutiche: da Pfizer a Moderna, hanno tutte messe in gioco la loro reputazione per estendere l'uso dei vaccini laddove finora è tardato ad arrivare". E se non dovesse bastare una stretta di mano, "più avanti potremo avere bisogno di un trattato per formalizzare i dettagli. Ma la strada è quella giusta, sia con la liberalizzazione temporanea dei brevetti che con la sospensione volontaria o un sistema di licenze. E per garantire il flusso della catena di distribuzione e gestire i diritti di proprietà, organizzazioni internazionali come Oms e Wto avranno senz'altro un ruolo chiave".

 

Presente anche Ursula von der Leyen: "Per il solo 2021", annuncia la presidente della Commissione europea, "Pfizer ha promesso 1 miliardo di dosi, no profit per i paesi a basso reddito e a profitto contenuto per quelli a reddito medio. E con la stessa modalità agiranno anche Johnson&Johnson e Moderna, rispettivamente con 200 e 100 milioni di dosi. Sono dichiarazioni pubbliche molto significative: Big Pharma si è messa in gioco". Ma più dei brevetti, la lotta è contro gli export-ban: "Siamo tutti riuniti nel segno di un approccio multilaterale alla vaccinazione. E dire un chiaro no al nazionalismo sanitario, un chiaro no ai divieti di esportazione". Cosa serve per garantire equa accessibilità? "Fare tutto il possibile per servire la propria popolazione, ma allo stesso tempo non avere paura di esportare. Questo comunque non è sufficiente: bisogna investire sistematicamente in hub vaccinali nelle regioni del mondo che finora non hanno tali infrastrutture. Licenze e know-how scientifico saranno parte di questo processo: in Africa abbiamo già investito un miliardo, porteremo la tecnologia mRna sul continente".

 

Poi il focus sul certificato Covid digitale: "Il Green pass? L'obiettivo è essere pronti a giugno", continua von der Leyen, "per garantire maggiore facilità di circolazione all'interno dell'Unione europea. Portando benefici anche al turismo. L'Italia non è affatto indietro in questo senso". Interviene Draghi: "Da aprile in poi abbiamo cominciato a riaprire, dal punto di vista economico e delle restrizioni sanitarie. Eliminando la quarantena fra paesi in area Schengen, rafforzando i voli no-Covid. Vogliamo ripartire presto, l'Italia aspetta visitatori da tutto il mondo: non appena il Green pass sarà attivo a livello europeo, il nostro paese avrà anche il suo. Ma la cosa più importante è che la situazione generale sulla pandemia sta migliorando: questo ci permette di guardare con fiducia al futuro per pianificarlo. Ed è il miglior benvenuto per i turisti".

 

Mentre la salute globale ha posto le basi per la ripartenza da Villa Doria Pamphilj: "Se c'è una parte del mondo che si è comportata almeno un po' meglio delle altre in termini di solidarietà", il premier non si risparmia la frecciata a Usa e Regno Unito, "quella è l'Europa. Che ha continuato ad esportare altrove metà della sua produzione di vaccini, anche in quei paesi dove invece erano bloccate le esportazioni. Il messaggio che deve arrivare da questa dichiarazione di Roma è attrezzarsi per la prossima volta che verremo sorpresi da una pandemia, in modo da evitare quell'egoismo che ha contraddistinto quella in corso".