Teresa Bellanova (foto Ansa)

l'intervista

Bellanova: "La gestione dell'emergenza Covid di Emiliano in Puglia? Un disastro”

Michele De Feudis

Il viceministro delle Infrastrutture boccia le politiche del governatore e dell’assessore alla Salute Lopalco e chiede al ministro Speranza di fare luce sui disservizi regionali. L'accusa: “Nell’opinione pubblica la sensazione diffusa che il vaccino non sia un diritto ma un favore”

“Caos”: questa è la parola ricorrente nella riflessione di Teresa Bellanova, presidente di Italia Viva e viceministro delle Infrastrutture, quando affronta il tema della gestione dell’emergenza pandemica nella Puglia, governata dal presidente Michele Emiliano. Che cosa non sta funzionando nella regione? “Pianificazione, organizzazione, rispetto delle persone, soprattutto delle persone più fragili: sono questi - spiega - gli elementi che sopra ogni cosa sono mancati in Puglia e che hanno determinato il caos in cui sono precipitati i cittadini pugliesi. Caos ancora nelle ultime ore verificatosi, come documentato dai media, nell’hub della Fiera del Levante di Bari, confermando quanto ogni giorno leggiamo e ci dicono decine e decine di cittadini su una campagna vaccinale disorganizzata e caotica, non in grado di garantire le vaccinazioni secondo le priorità definite dal governo”.

Per la leader renziana “caos, paralisi e disorganizzazione non caratterizzano solo la gestione dell’emergenza Covid ma l’intera erogazione di servizi sanitari regionali”. E su questo fronte elenca numeri eloquenti: “Emerge una situazione drammatica: gli screening mammografici calati vorticosamente; ricoveri per infarto crollati; ricoveri urgenti diminuiti del 41 per cento e quelli programmati di circa il 60 per cento”. Una bocciatura per la gestione Emiliano? La Bellanova parla di “disastro pugliese” soprattutto nel programma vaccinale, e questo riscontro è “l’esito di una totale disorganizzazione e mancanza di pianificazione mista a discutibilissima discrezionalità che ha fatto saltare le priorità indicate dal Governo finendo per ingenerare nell’opinione pubblica la sensazione diffusa che il vaccino non sia un diritto ma un favore”.

 

Sulle vaccinazioni è in corso una dura campagna del centrodestra che chiede il commissariamento della Sanità regionale e le dimissioni dell’assessore Lopalco. “Abbiamo letto - prosegue l’ex sindacalista di Ceglie Messapica - di vaccini fatti alle categorie più disparate senza che queste avessero priorità. Decine di cittadini fragili e anziani si sono visti cancellare le prenotazioni, non hanno ricevuto risposte, sono stati costretti ad attendere ore in coda o a viaggiare verso comuni distanti dal proprio per avere il vaccino”. E poi un rilievo sui numeri: “Non è neanche possibile avere certezza delle dosi distribuite e dell'attuale disponibilità della regione, visto che i dati relativi al vaccino Astrazeneca non corrispondono a quelli in mano al governo”. E su questo punto il gruppo di Italia Viva ha presentato una specifica interrogazione in Senato.

Poi c’è l’affondo della Bellanova, che alle ultime regionali ha sostenuto la candidatura a presidente della Regione del sottosegretario renziano Ivan Scalfarotto: “Chiediamo come IV di chiarire responsabilità. Mi auguro che il Ministro Speranza voglia andare a fondo per capire bene cosa, come e dove non ha funzionato. L’assessore Lopalco? Sarà anche un bravissimo professionista e un valente epidemiologo, ma nella gestione del Piano vaccini e della pandemia il flop pugliese è totale”. La senatrice salentina, del resto, non ha mai nascosto le riserve sull’attività politico-amministrativa del governatore Emiliano: “Sulla sanità, sulla scuola in Puglia, sulla pelle delle ragazze e dei ragazzi e delle loro famiglie si sono scaricati disservizi, improvvisazione, velleitarismi. E totale mancanza di cautela, come quando il governatore Emiliano invitava a passare le vacanze in Puglia, ben conoscendo la fragilità del sistema sanitario pugliese per essere stato il fallimentare assessore al ramo nella passata legislatura”.

E anche sulla scuola la linea emilianista non è stata adeguata, secondo il viceministro: “La lettura delle ordinanze emanate dalla Regione dice una cosa chiarissima: invece di affrontare problemi e criticità si è scaricata sulle famiglie e sulle donne la scelta di mandare o meno i figli a scuola. Non dimentico quel post su fb in cui il presidente della Regione nel pubblicizzare la sua ordinanza si rivolgeva espressamente a quelle famiglie “che desiderano tutelare la salute dei figli attraverso la richiesta di didattica digitale integrata”, criminalizzando di fatto tutte le altre. Un comportamento istituzionale allucinante e riprovevole, che invece di affrontare con rigore le responsabilità le ha scaricate per intero sulle famiglie, dividendole di fatto in buone e cattive”. La scelta di dare alle famiglie l’opzione della Dad o Did? “E’ una linea stabilita dalla Puglia nonostante il Governo abbia indicato la riapertura in presenza come una priorità strategica, e nonostante sia ormai chiaro a tutti come la didattica a distanza non possa nel modo più assoluto essere considerata come sostitutiva della formazione in presenza”.

L’ultima battuta della Bellanova è sulla Comunali, dove c’è il rebus della replica dello schema “giallorosso” con Pd, Leu e M5S: “Siamo impegnati e già al lavoro nella costruzione di alleanze e progetti nel campo largo del riformismo e del centro sinistra. Una cosa è certa: ItaliaViva lavora per il riformismo. No al populismo e no al sovranismo per noi vale anche a scale territoriale”.

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