
(foto Ansa)
Referendum sull'antipolitica? Ma dove?
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Il M5s è come Miracle Mike, il galletto che sopravvisse senza testa
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Uno spasso il referendum che fa ballare i no e i finti puristi dell'antipopulismo
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Il Referendum e l'ipocrisia del no
Molti in ottima fede non accettano di votare a favore della riduzione del numero dei parlamentari, e anzi sono infuriati con chi la pensa diversamente e lanciano con foga accuse di tradimento e collusione con i nemici della democrazia rappresentativa. C’è anche molta frustrazione in giro, quelli del “No” prevedono per il 21 settembre, chissà poi se sia vero, una cocente sconfitta per le loro posizioni e una risonante vittoria dell’antipolitica demagogica. Nonostante un voto parlamentare massiccio a favore della riforma costituzionale oggetto di referendum, l’idea che risulta insopportabile è una parata da balcone con Di Maio e altri affacciati su una folla plaudente nella scia del mito anticastale. Il Pd naviga nell’esitazione, richiama patti che legano il nuovo Parlamento a una riforma elettorale, e questo francamente è giusto ma aumenta l’incertezza generale, sparge una patina di banale politicismo, a parte le encomiabili intenzioni, sul pronunciamento finale degli organi direttivi di quel partito.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.